Se c'è una critica che viene mossa frequentemente al Festival della Canzone italiana di Sanremo è che si tratta di una manifestazione che andrebbe modernizzata e adeguata ai tempi, e per tutta risposta Fabio Fazio ha deciso che per la 63esima edizione della kermesse canora sarà recuperata una formula di gara appartenente al passato, quando a dividersi il palcoscenico e l'attenzione del pubblico c'erano Claudio Villa e Nilla Pizzi.
I quattordici big in gara infatti, porteranno all'Ariston non uno, ma due brani e ognuno di loro continuerà ad esibirsi fino alla serata finale, quando sarà annunciato il brano vincitore. Non ci sarà quindi nessuna eliminazione durante la gara sia "per mettere al centro della manifestazione la canzone, più che l'artista" - come ha spiegato Fazio - "sia per evitare che gli artisti si sentano messi in discussione e si ritrovino a subire il meccanismo della competizione personale". Nelle intenzioni di Fazio, che ha già condotto Sanremo nel 2000, c'è la volontà di dare spazio alla musica, più che allo spettacolo: "Vogliamo che il giorno dopo si parli delle canzoni, più che dei superospiti", anche se non intende certo "rinunciare completamente allo spettacolo" e garantisce la presenza di qualche ospite straniero.
A proposito dei grandi nomi che faranno parte di questa edizione, è certa la presenza di Roberto Saviano, anche se solo come ospite e non come presenza fissa. Accanto a sè, nel corso delle cinque serate del Festival - che andrà in onda su RaiUno dal 12 al 16 febbraio - Fazio vorrebbe Luciana Littizzetto, ma in questo caso la presenza dell'attrice e comica sarà confermata (o smentita) ufficialmente solo nel corso della prossima puntata di Che tempo che fa, in onda domenica prossima. Tra i cantanti in gara invece, è stata confermata la presenza di Gino Paoli, che è già al lavoro su due brani da presentare.