"O la va o la spacca: se quest'anno non si portano a casa risultati, è aperta ufficialmente la crisi del Festival", con queste parole il direttore di RaiUno, Fabrizio Del Noce, ha dato il via alla 59esima edizione del Festival di Sanremo, che debutta stasera dopo mesi di incertezze, trattative, conferme e smentite e le inevitabili polemiche, che quest'anno infuriano su uno di brani in gara, quello di Povia - che alla fine le ha liquidate con uno strafottente "Non me ne frega niente" - e sui compensi ricevuti dal conduttore e direttore artistico Paolo Bonolis e da alcuni ospiti come Roberto Benigni, che in tempo di crisi economica qualcuno ritiene eccessivi. C'è molta attesa per questa nuova edizione, tanta attenzione mediatica, come ha precisato Del Noce "Anche negativa, ma non importa: sono segnali di interesse e tensione che spesso si riproducono in ascolti", soprattutto perchè Bonolis è stato l'unico a condurre un Festival guardabile e vivace nel 2005, portando sul palcoscenico dell'Ariston un pizzico di innovazione e ospiti di sicuro appeal, e da lui ci si aspetta uno spettacolo gradevole e non soporifero come quelli degli anni scorsi.


Il compenso di Benigni, come quello di Bonolis è stato molto discusso in questi giorni, perchè sembra che l'attore sia stato pagato con una cospicua percentuale sullo sfruttamento delle sue performance televisive (che in futuro potrebbero essere raccolte in un DVD) e la cosa ha fatto arrabbiare molti, tra cui il senatore della Lega, Roberto Castelli che ha colto l'occasione per puntare tristemente l'indice su quella che considera "La vera casta, quella di gente che per condurre una trasmissione incassa un milione di euro" e si è azzardato a chiedere "Come si può pretendere che gli italiani paghino il canone Rai di fronte a notizie del genere".
Dopo il ciclone Benigni, la competizione prosegue con il brano L'opportunità, cantato dal trio formato da Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour, Vivi per miracolo dei Gemelli Diversi, l'immancabile Albano con L'amore è sempre l'amore, gli Afterhours con Il paese è reale e una piccante Iva Zanicchi con Ti voglio senza amore. Sul palco dell'Ariston arrivano quindi Nicky Nicolai e Stefano Di Battista con Più sole, quindi il controverso brano di Povia al quale seguirà Non riesco a farti innamorare di Sal Da Vinci e in chiusura Alexia e Mario Lavezzi con Biancaneve.
Con buona pace di Povia - nei confronti del quale le associazioni gay hanno deciso di protestare chiedendo di spegnere il televisore durante la sua apparizione - subito dopo la sua performance arriverà la scatenata Katy Perry, primo ospite straniero che porterà nella città dei fiori la sua I Kissed a Girl seguita da Hot 'n cold. La popstar californiana, per la quale si sono sprecati i paragoni musicali più vari, lascerà quindi spazio alle prime quattro nuove proposte: Malika Ayane con Come foglie, la figlia di Zucchero, Irene Fornaciari con Spiove il sole, Simona Molinari con Egocentrica e infine Filippo Perbellini con Cuore senza cuore.
Al termine della serata Paolo Bonolis annuncerà i nomi dei primi tre artisti esclusi, che tuttavia potrebbero essere ripescati giovedì sera.