Il regista Francesco Munzi, in procinto di girare il suo nuovo film, raccoglie con il suo lungometraggio d'esordio - Saimir - un enorme successo di critica in occasione della sua uscita in Francia. Cristiano Bortone , titolare della Orisa - società che ha prodotto e sostenuto il film - manifesta la sua grande soddisfazione per i riconoscimenti ottenuti presso la stampa francese.
Saimir è un'opera forte di quelle opere prime che lasciano una traccia profonda. Munzi sorprende per la limpidezza dei suoi propositi e il rigore della sua ricerca. Senza dubbio, grazie al lui, come a qualche altro cineasta scoperto negli ultimi anni, la ripresa del cinema italiano è assicurata. Positif Essenziale come un racconto, evocativo come una favola. Cahiers du Cinéma Le buone notizie che provengono dal cinema italiano sono così rare che il primo lungometraggio del giovane Francesco Munzi si segnala all'attenzione. Il suo territorio estetico appartiene ad un neorealismo rafforzato da un'urgenza espressiva dopo decenni di deserto in un paese diviso da brutalità consumistica e accademismo pomposo [...] secca e laconica la messa in scena di Munzi si lega al destino dei suoi adolescenti [...] una delle grandezze del film consiste nel conferire al suo giovane eroe la forza e la dignità di poter scegliere da solo tra il suo degrado o la sua emancipazione. Le Monde Un No Man's Land bagnato dalla pioggia, vicino ad un mare plumbeo. Dove siamo? In Italia. L a vita di un adolescente albanese raccontata con un'essenziale efficacia. Les Echos Munzi non dimentica che l'Italia è la terra del neorealismo: riesce a raccontare la vita quotidiana con precisione, con tutta la sua difficoltà e complessità. Le Figaro Un Dardenne all'Italiana! [...] questo esordio conferma una rinascita creativa in Italia. Liberation