Enrico Nicoletti, spesso definito come il cassiere della Banda della Magliana, è morto. In Romanzo Criminale veniva rappresentato con il personaggio del Secco, interpretato da Stefano Fresi nel film e da Vincenzo Tanassi nella serie tv.
Chi è di Roma e conosce (o ha vissuto) gli anni in cui nella capitale operava la Banda della Magliana, lo ricorderà per essere stato il cassiere del gruppo malavitoso. Tutti gli altri, hanno potuto conoscere meglio la sua figura attraverso la versione cinematografica e seriale di Romanzo criminale. Sul piccolo e grande schermo ha infatti ispirato il personaggio del Secco, interpretato rispettivamente da Vincenzo Tanassi e Stefano Fresi. Legato al boss della Banda, Enrico De Pedis, detto Renatino, conosciuto nel carcere di Regina Coeli, Nicoletti ereditò da lui anche alcune proprietà immobiliari. Fu negli anni '70 che iniziò a collaborare con la Banda della Magliana, dopo essere divenuto noto per la sua capacità di far fruttare il denaro altrui, iniziando così a gestire i soldi sporchi che aumentavano costantemente tra una rapina ed un sequestro di persona, senza dimenticare il traffico di droga.
Ricordiamo che nel corso degli anni a Nicoletti sono stati sequestrati beni per un valore di circa cento milioni di euro. Nel 2011 arrivò a descrivere così la sua situazione patrimoniale: "Non sono più ricco, vivo con quello che mi danno alcune persone". A Roma era stato anche proprietario di una villa in viale di Porta Ardeatina dove, una volta confiscata, è nata la celebre Casa del Jazz. Enrico Nicoletti è morto ad 84 anni a Villa Mafalda. Con quello che il giudice Otello Lupacchini ha descritto come "il collettore di più mondi criminali", saranno sotterrati anche segreti che l'uomo non ha mai svelato quando era in vita.