In molte scene di Risvegli, il dottor Sayer, interpretato da Robin Williams, tratta il paziente catatonico, Leonard, con un farmaco chiamato Levodopa (L-DOPA): lo stesso farmaco fu utilizzato dai dottori dello stesso Williams per trattare i sintomi di una malattia simile al Parkinson che gli fu diagnosticata poco prima della sua morte nell'agosto 2014.
Sebbene la causa ufficiale della morte di Williams sia stata definita come "asfissia per impiccagione", l'esame tossicologico svolto sul suo corpo ha evidenziato la presenza di antidepressivi, caffeina e Levodopa, un farmaco utilizzato comunemente per trattare il Parkinson. Ma Robin non soffriva di Parkinson, anche se era questo che i dottori gli avevano inizialmente diagnosticato, l'attore era affetto da demenza a corpi di Lewy, come ha poi confermato l'autopsia eseguita dopo la sua morte.
"La demenza a corpi di Lewy è una patologia semplicemente devastante che non fa che aumentare ansia e insicurezza scatenando delusioni che spesso diventano sempre più difficili da affrontare per il paziente" ha spiegato il dottor Bruce Miller, direttore del "Memory and Aging Center" dell'Università della California.
Susan Schneider Williams, a proposito della malattia di suo marito Robin, ha raccontato: "La sua andatura era lenta e claudicante. A volte non riusciva a muoversi e, quando ne usciva, era frustato. La cosa peggiore era quando si bloccava mentre parlava, perché non riusciva a trovare le parole. Aveva problemi di vista, non riusciva a valutare né la distanza, né la profondità. Era sempre confuso, poi gli hanno diagnosticato la malattia. Lo sapeva, era cosciente del brutto male che aveva, ma cercava sempre di controllarsi. L'ultimo mese, non ce la faceva più ed è così che è arrivata la caduta finale."