Una recente intervista a Sir Ridley Scott ha riacceso la vis polemica del regista britannico. Interrogato sul suo intervento creativo in Blade Runner 2049, Scott ha affermato che la sceneggiatura è in gran parte sua.
Quando gli è stato chiesto perché il sequel non abbia sfondato al box office, Scott ha dichiarato che la ragione sarebbe l'eccessiva lunghezza. Il regista ha sussurrato all'orecchio dell'intervistatore: "Devo stare attento a ciò che dico. Devo stare molto attento, ma era fottutamente lungo. E la maggior parte della sceneggiatura è mia".
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Scott ha aggiunto di non avere tempo da dedicare a una causa legale che gli permetta di dimostrare che il copyright appartiene a lui, ma aggiunge: "Mi siedo con gli sceneggiatori per un'enorme quantità di tempo, ma non chiedo i credits per il mio lavoro perché mi dovrei mettere con un registratore mentre parliamo. Non posso fare questo a un buon sceneggiatore, ma dovrei perché per dimostrare di essere parte del processo creativo devo presentare un'enorme quantità di prove e non ho tempo da perdere".
L'intervista è stata diffusa dopo le dichiarazioni del regista Denis Villeneuve il quale ha rivelato di dover allontanare Ridley Scott dal set di Blade Runner 2049 perché non riusciva a lavorare sotto gli occhi del suo eroe.
Villeneuve aveva confessato: "Ridley è venuto sul set un giorno e dopo pochi minuti averlo lì in piedi dietro di me è divenuto insopportabile. Scherzando, gli ho chiesto 'Ehi Ridley, chi è il tuo regista preferito?' Lui ha risposto 'Adoro Kubrick e Bergman.' Così ho proseguito 'Come ti sentiresti se fossi sul set e avessi Bergman dietro di te?' E' scoppiato a ridere e si è allontanato dal set".
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