Ridley Scott non ha problemi a condannare la qualità delle produzioni contemporanee, che lo ha spinto a rifugiarsi nella re-visione del suoi film, a tutt'oggi sempre molto buoni, come spiega lui.
Per Scott le produzioni odierne di Hollywood stanno "annegando nella mediocrità" per via della mancanza di voci originali nel cinema. Intervistato dal figlio Luke Scott durante un incontro presso il BFI Southbank di Londra, il regista ha spiegato quanto sia importante per lui guardare molti film e serie TV, soprattutto in vista del casting del suo prossimo progetto, ma al momento avrebbe trovato scadente la qualità dei prodotti visionati.
"Beh, in questo momento sto riscontrando mediocrità, stiamo annegando nella mediocrità", ha ammesso il regista rispondendo a una domanda del pubblico. "Quindi quello che faccio - lo so che è orribile - ma ho iniziato a guardare i miei film, e in realtà sono davvero belli! E poi, non invecchiano".
Scott ha poi aggiunto: "L'altra sera ho guardato Black Hawk Down e ho pensato: 'Come diavolo ho fatto a farlo?' Ma penso che ogni tanto capiti qualcosa di buono, è un sollievo sapere che c'è qualcuno là fuori che sta facendo un bel film."

I giudizi "tranchant" di Ridley Scott
Le dichiarazioni di Ridley Scott non passano certo inosservate. In passato il regista ha definito Il Gladiatore II "il miglior film che abbia mai realizzato" e di recente ha parlato di Soldato Jane come del miglior film a favore delle donne mai realizzato. Ma anche frasi come "Costo tanto, ma sono bravo" stimolano la curiosità dei lettori, rendendo le sue interviste sempre piccanti.
Anche se non mancano flop nella sua filmografia, come il recente Napoleon, bersagliato di critiche per gli errori storici e la rappresentazione discutibile del condottiero, il regista non ha problemi a sparare a zero sulla produzione contemporanea con frasi che non lasciano spazio all'interpretazione. "Oggi si realizzano milioni di film a livello globale. Non sono migliaia, sono milioni, e la maggior parte è merda" ha detto. "Parlo dell'60/80% eh, il 40% è il resto, e il 25% di quel 40% non è male, e il 10% è abbastanza buono, e il 5% è ottimo. Non sono sicuro di quanto ho appena detto, ma negli anni '40, quando si realizzavano forse 300 film, il 70% di essi era buono. Oggi molti film vengono salvati e resi più costosi dagli effetti digitali, ma mancano sceneggiature di partenza forti. Ci vuole una buona idea alla base per fare un buon film".
Parlando dei film più amati nella sua produzione, Scott ha citato Blade Runner, definendolo il mio "film più personale", ma ricordando le difficoltà nel girarlo.

"Blade Runner è stato la mia prima esperienza a Hollywood, ero uno straniero in terra straniera" ha spiegato. "Perché sono inglese. Avevo girato I duellanti e Alien, e credevo che questo significasse qualcosa. Ero abituato a essere il capo".
Nonostante tutto, l'esperienza sul set è stata "grandiosa. È stato un film grandioso. È stato molto difficile realizzarlo. Penso che il motivo per cui il film da principio non ha avuto successo sia dovuto al fatto che si trattava di un universo così diverso e nuovo, la gente non aveva mai sperimentato una cosa del genere prima. Non avevo mai visto prima un film che si addentrava negli aspetti sociali della fantascienza come quello."