Ridley Scott ha rilasciato un'intervista a Screenrant nella quale ha dichiarato di aver deciso di lasciarsi alle spalle il franchise di Alien, a distanza di 46 anni dal primo film.
Nell'intervista, Scott ha confessato di aver pensato, in passato, che il franchise ad un certo punto fosse morto, soprattutto dopo il quarto film. Il tempo l'ha smentito.
Alien importante come Star Wars e Star Trek
"Credo di aver pensato che fosse morto dopo il quarto film. Penso che il mio fosse dannatamente buono, e anche quello di Jim [James Cameron] era buono, ma devo dire che il resto non era granché. E ho pensato:'Cazzo, è la fine di un franchise che dovrebbe essere importante quanto Star Trek o Star Wars' che trovo fenomenale".

Ridley Scott adora il franchise di Lucas:"Penso che il primo film di George [Lucas] sia seminale. È stato seminale quanto 2001: Odissea nello spazio. Per me è stato così importante in termini di linguaggio cinematografico e di direzione futura".
La proposta di dirigere Alien un anno dopo Star Wars
Il regista ha raccontato di aver ricevuto la proposta di dirigere Alien un anno dopo Star Wars nonostante fosse la quinta scelta:"Perché offrire Alien a Robert Altman, lo sa solo Dio. Altman disse:'State scherzando? Non farò mai questo film' e io invece pensai:'State scherzando? Devo assolutamente farlo', perché sfiorava e lambiva l'estetica heavy metal. Così l'ho fatto, e poi è morto".
Diversi anni dopo, Ridley Scott decise di resuscitare il franchise e lavorò alla scrittura di Prometheus insieme a Damon Lindelof e successivamente Alien: Covenant:"Per dove sta andando ora, penso di aver fatto abbastanza e spero solo che vada avanti".

Il prossimo passaggio è l'uscita della serie Alien: Earth il 12 agosto seguita dal sequel di Alien: Romulus.