Ricky Gervais e la petizione contro una battuta offensiva dallo special su Netflix: "Perché volete cambiarmi?"

La petizione chiede la rimozione di una battuta del comico britannico dallo special in arrivo su Netflix a Natale.

Ricky Gervais e la petizione contro una battuta offensiva dallo special su Netflix: 'Perché volete cambiarmi?'

Ricky Gervais ha finalmente detto la sua sulla petizione lanciata per rimuovere una battuta controversa dal suo prossimo special su Netflix, Armageddon, in arrivo sulla piattaforma il giorno di Natale.

La battuta contestata e che sta già carolando sui social network, vede Gervais scherzare sul fatto che sarebbe impegnato a realizzare video per bambini malati terminali per l'associazione Make-A-Wish Foundation. Gervais nella battuta sostiene di non irrompere negli ospedali dicendo: "Svegliati, pelato". Poi aggiunge scherzando sul fatto che inizia i suoi video ai bambini dicendo: "Perché non hai desiderato di guarire? Che c'è, sei anche un fottuto ritardato?".

Aprite cielo. Alcuni utenti offesi hanno lanciato subito la petizione per far rimuovere la battuta dallo show, con lo stesso comico che subito dopo nel corso dello spettacolo fa proprio riferimento al fatto che si tratti semplicemente di questo: battute.

Gervais ha parlato della questione a BBC Radio 5 Live: "Nella battuta dico letteralmente che non lo faccio. Ma la gente reagisce a modo suo. Non analizzano la battuta. Sentono qualcosa, ecco cos'è l'offesa. È una sensazione. Ecco perché 'sono offeso' non ha senso. Cosa vuoi che cambi?". Il comico ha poi aggiunto di ritenere che "il 99% di queste sia una 'finta offesa'. Non sono veramente offesi. Vogliono solo essere ascoltati".

"Di tutti i milioni di persone che l'hanno ascoltata e amata, solo a pochi non è piaciuta", ha aggiunto. "Se dessi loro un'attenzione speciale e cerco di placarli, infastidirei gli altri milioni di persone che hanno capito la battuta".

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Infine, ha concluso: "Ho un dovere nei confronti delle persone a cui è piaciuta l'hanno capita. Non mi siederei mai accanto a un disturbatore, no? Se sto suonando davanti a 20.000 persone, non interromperei lo spettacolo per spiegarglielo. Li ignoro".