Questo mondo non mi renderà cattivo, la nuova serie di animazione scritta e diretta da Zerocalcare, è disponibile in streaming su Netflix a partire da oggi: in occasione dell'uscita è stato reso noto che tutte le sinossi degli episodi sono stati scritti dallo stesso fumettista. Sotto potete leggere le descrizioni ufficiali delle sei puntate della serie animata.
QUEL CHE È DI CESARE
Possibile casino nell'aria, ma le vite di Sarah e mia stanno andando incredibilmente a posto. Si segnala qualche dilemma etico e un inaspettato ritorno in quartiere dopo vent'anni.
COME UNA BALENA SPIAGGIATA
Qui cerchiamo di capire chi sta dando le dritte ai nazisti in quartiere. Poi c'è una parte in cui mi chiedono di aiutare Cesare ad ambientarsi. A me. Noto per essere uno socievole.
IL FARO
La ricerca del mostro per parlare di periferie, classico dei media. E stavolta tocca a Cesare. Poi Secco, che vuole risolvere tutto a bomboni, e un faro della mia vita che crolla.
CHI DENUNCIA PER PRIMO È INFAME DUE VOLTE
Un litigio brutto. Mi pare che ho ragione, ma mi sento in torto uguale. Intanto il clima si scalda, al municipio. Mai visto un cartone su un consiglio municipale. Manco nella DDR.
QUATTRO MILIARDI DI ANNI LUCE
Le ore prima della battaglia. I dubbi, le ansie, Secco che mette in fila più di tre parole di senso compiuto. Tutti i presupposti per una grande tragedia greca.
NON C'È UN POSTO PER TE
Se andavamo avanti da sei puntate con questa solfa e alla fine non scoppiava un macello gigante, onestamente era una fregatura. E infatti scoppia.
Questo mondo non mi renderà cattivo racconta la difficoltà di rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita. Il titolo stesso della serie, che trae ispirazione da un brano di un cantautore romano, rappresenta una sorta di mantra, una frase che sembra aleggiare su tutte le decisioni che i protagonisti si trovano a dover prendere nel corso della storia quasi per auto-convincersi, nei momenti più difficili, quelli in cui diventa più forte il rischio di fare scelte sbagliate e rinnegare i propri ideali pur di togliersi dai guai.