Quentin Tarantino consiglia: Fiore di Cactus stasera su Rai Movie

Continua stasera su Rai Movie la rassegna di film scelti e commentati da Quentin Tarantino e alle 21:10 sarà la volta della commedia del 1969 Fiore di Cactus.

Quentin Tarantino "torna" stasera su Rai Movie con i suoi consigli cinefili: alle 21:10 sarà la volta di Fiore di Cactus, brillante commedia del 1969, diretta da Gene Saks.

Ispirato alla piece teatrale omonima di Abe Burrows, Fiore di cactus ha un trio di protagonisti eccezionale: Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn, che proprio in questa commedia esordì nella prima importante produzione hollywoodiana (prima di allora c'era state due piccole parti in Una pazza banda di famiglia e Five the Hard Way) arrivando a conquistare addirittura l'Oscar come Migliore attrice non protagonista, con l'unica nomination ottenuta dal film.
A cosa si riferisce il titolo? Alla piantina di cactus, e al suo raro e bellissimo fiore, che Stefania Dickinson, interpretata da Ingrid Bergman, di ritorno a Hollywood dopo il lungo periodo europeo, tiene sulla scrivania. E chi è Stefania Dickinson? È la composta segretaria di Julian Winston (Matthau), di professione dentista e di natura playboy. Per evitare di dover portare all'altra la dolce e molto più giovane Toni Simmons, che ha illuso per tanto tempo, il dottor Winston inventa una moglie e tre figli, trovandosi costretto a chiedere a Stefania di fingersi la legittima consorte. L'imprevista avventura farà nascere a sorpresa l'amore tra i due.

Quentin Tarantino interverrà prima dei titoli di testa e alla fine per commentare il film che tanto ha significato non solo nella sua formazione da regista ma, come racconterà, nella sua crescita.
La rassegna proposta dalla RAI si compone di otto pellicole, datate tra il 1958 e il 1970, che sono state personalmente scelte e commentate dal regista di C'era una volta a... Hollywood. Cominciata il 16 settembre, andrà avanti fino al 21 su Rai Movie e Rai4 con una selezione che spazia tra vari generi e che racconta, come spiega lo stesso regista, attraverso manifestazioni, brutali omicidi, guerre e concerti, tutti i segnali di una Los Angeles e di un mondo cinematografico in totale cambiamento così come stava cambiando il pensiero collettivo di un'epoca.