La scelta di invitare Roman Polanski al Festival di Locarno 2014 era stata accolta con entusiasmo da molti, ma era stata anche aspramente criticata, soprattutto per via dei trascorsi personali e legali del regista di Rosemary's baby. Una scelta che è stata definita "vergognosa" da politici locali e rappresentanti di associazioni a tutela dell'infanzia, che per il regista hanno tirato fuori aggettivi infamanti. E alla fine Polanski - che pure si era detto entusiasta di "scoprire Locarno, un festival che conosco poco" - ha deciso di dare forfait. Un rifiuto che il direttore del Festival Carlo Chatrian ha commentato con un post sul sito ufficiale della kermesse, e con parole dure nei confronti di chi ha criticato la scelta di invitare il regista per questa edizione.
"Dopo vari giorni di pioggia, oggi a Locarno splende il sole, ma per me è la giornata più scura da quando mi è stato chiesto di dirigere il Festival." - ha detto Chatrian - "La decisione di Roman Polanski di rinunciare al mio invito mi rattrista enormemente. Oggi sono triste perché il pubblico del Festival del film Locarno sarà privato dell'incontro con uno straordinario artista, che aveva abbracciato la nostra proposta di tenere una grande lezione di cinema. Sono triste perché il pubblico della Piazza Grande non potrà salutare un maestro del cinema. Sono triste perché quell'idea di Festival come luogo di incontro e di discussione subisce oggi un duro contraccolpo. Ho il massimo rispetto per la libertà di espressione di ognuno e mi sono dato l'obbligo di ascoltare ogni critica con la giusta attenzione. Ritengo però che questa volta, alcune posizioni abbiano oltrepassato il limite e, attraverso la violenza verbale e il fraintendimento della realtà, siano diventate un inaccettabile attacco alla dignità della persona. Capisco e rispetto la decisione di Roman Polanski. Spero davvero che quest'occasione di accrescimento mancata non suoni come una vittoria di chi intende imbrigliare il Festival ma diventi una piattaforma per rilanciarlo come spazio di libertà e luogo di accoglienza."