Secondo un'inchiesta firmata da Nello Trocchia per Il Domani, il conduttore televisivo Pino Insegno avrebbe avuto un rapporto di amicizia con Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, storico leader degli Irriducibili della Lazio assassinato il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti a Roma.
Una vicenda che torna a far discutere non solo per i legami ipotizzati tra Insegno e il capo ultrà, ma anche per il coinvolgimento indiretto dell'attrice Michela Andreozzi, che ha deciso di rompere il silenzio dopo la pubblicazione dell'articolo.
Il legame tra Insegno e Diabolik
Dalle carte citate nell'inchiesta emergerebbero contatti frequenti tra Insegno e Piscitelli: inviti a teatro, scambi di messaggi privati e segni di un rapporto solido. È proprio tra queste conversazioni che spunta un episodio risalente al febbraio 2019 e che chiama in causa Michela Andreozzi.
Secondo quanto riportato, il conduttore avrebbe inviato a Piscitelli il numero di telefono dell'attrice dopo una sua battuta ironica sulla Lazio. Andreozzi, durante un'intervista, aveva infatti scherzato ipotizzando una trama inventata per un film intitolato Lazio, parodia di Roma di Cuarón. Una battuta che però scatenò l'ira dell'ultrà, il quale avrebbe incitato i suoi sodali a "distruggerla".

La shitstorm e le scuse pubbliche
Dopo quell'episodio, Andreozzi divenne bersaglio di una campagna d'odio e minacce sui social. La pressione fu tale da spingerla a chiudere il suo profilo Twitter e a scusarsi pubblicamente: "Ho un fratello laziale, io simpatizzo per il Napoli. La mia è stata una battuta leggerissima, fatta senza pensare troppo e non credevo che potesse essere presa così sul serio. Chiedo scusa di cuore a tutti coloro che si sono sentiti offesi, non era assolutamente mia intenzione".
Nelle dichiarazioni rilasciate ora a Il Domani, l'attrice ha aggiunto di aver ricevuto in quei giorni anche una telefonata diretta da Piscitelli, dai toni minacciosi, che segnò l'inizio di settimane di grande paura. "Sono stata costretta a chiudere il mio profilo Twitter e a chiedere pubblicamente scusa per paura". Alla luce dell'inchiesta, Michela Andreozzi ha spiegato di essere rimasta sorpresa dal presunto coinvolgimento di Insegno: "È un collega che conosco da oltre trent'anni", ha dichiarato.
L'attrice non esclude di intraprendere azioni legali, sottolineando come quella vicenda l'abbia costretta a vivere un periodo difficile, fatto di paura e attacchi personali. Sul caso è intervenuta anche l'avvocata Tiziana Siano, legale della famiglia Piscitelli, che ha precisato come le chat private diffuse siano state dichiarate inutilizzabili dalla Corte d'Assise di Roma.
La risposta di Pino Insegno
Contattato da Il Domani, il conduttore avrebbe riferito di non poter rilasciare interviste sul caso Andreozzi senza l'autorizzazione della Rai. Tuttavia, come scrive Trocchia, prima di riattaccare Pino Insegno aveva spiegato la presenza del contatto di Piscitelli nella sua rubrica dicendo: "Fabrizio era un amico".