Perfetti sconosciuti: il remake arabo Netflix accusato di "degrado morale" per via di un personaggio gay

Il remake dell'hit italiano Perfetti sconosciuti prodotto da Netflix per il mondo arabo accende il dibattito in Medio Oriente, soprattutto in Egitto, dove è stato accusato di incitare l'omosessualità e il tradimento.

Il remake di Perfetti sconosciuti, primo lungometraggio originale arabo di Netflix, è stato preso di mira dai conservatori di tutto il Medio Oriente a pochi giorni dal lancio, avvenuto il 20 gennaio,. Un politico egiziano lo accuserebbe, tra le altre cose, di perversione, promozione dell'omosessualità e infedeltà e perfino di essere parte di un complotto per sconvolgere la società araba.

Perfetti sconosciuti: Marco Giallini, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo e Alba Rohrwacher in un autoscatto promozionale del film
Perfetti sconosciuti: Marco Giallini, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo e Alba Rohrwacher in un autoscatto promozionale del film

Il film, ultimo di una lunga lista di remake dell'hit italiano del 2016 Perfetti sconosciuti interpretato dall'attrice e regista Nadine Labaki e dalla star egiziana Mona Zaki, racconta la storia di un gruppo di amici in Libano che una serie fanno un gioco in cui ognuno usa il cellulare dell'altro, svelando così segreti e scandali. Mentre ci si aspettava che diventasse un importante elemento di discussione - con la presenza di un personaggio gay e altre trame considerate tabù e raramente discusse apertamente sullo schermo in molti paesi del Medio Oriente - pochi si sarebbero aspettati l'ondata immediata di polemiche che starebbe provocando.

Su Twitter, il film ha scatenato una raffica di messaggi omofobici, accuse di incoraggiare l'omosessualità e il degrado morale e di "inserire le idee occidentali in una società conservatrice". Un utente ha accusato il film di essere un crimine, aggiungendo che non solo dovrebbe essere bandito, ma che tutte le persone coinvolte dovrebbero essere "perseguite".

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Di recente, film come Eternals e West Side Story sono stati bloccati dai cinema in gran parte del Medio Oriente a causa della loro inclusione di problematiche LGBTQ (anche se minori). Essendo un film trasmesso in streaming online, Perfect Strangers non ha avuto bisogno di passare attraverso la censura regionale ed è stato in grado di approdare su Netflix senza tagli.

L'avvocato egiziano Ayman Mahfouz ha affermato che il film sarebbe un _"complotto per sconvolgere la società araba" incolpando l'attrice Mona Zaki. Secondo i report Mahfouz - che nel 2020 ha citato in giudizio il figlio transgender dell'attore egiziano Hesham Selim per un post su Instagram che sosteneva promuovesse l'omosessualità - starebbe ora preparando una causa per rimuovere Perfect Strangers da Netflix.