Mossa senza precedenti in vista degli Oscar 2026. A lanciare l'appello all'Academy per una maggior inclusione è la star di Good Boy in persona, il cane Indy, il quale chiede che anche gli animali siano candidabili al premio per il miglior attore.
In una lettera aperta all'Academy Indy, protagonista di uno degli horror più attesi della stagione, ha chiesto l'inclusione degli attori animali nelle categorie recitative , sostenendo che è giunto il momento che Hollywood dia ai suoi artisti a quattro zampe il riconoscimento che meritano.
Cosa scrive Indy nella lettera all'Academy?
"Nonostante la mia performance in Good Boy sia stata acclamata dalla critica, sono stato ritenuto non idoneo per la categoria Miglior Attore", si lamenta Indy nella lettera distribuita da IFC, come riportato da Variety. "A quanto pare, non sono abbastanza bravo per voi."
La lettera di Indy fa riferimento a una lunga e gloriosa tradizione di animali attori che hanno offerto performance emotivamente toccanti, da Jed il cane lupo di Zanna Bianca, alla balena di Free Willy e al maiale protagonista di Babe, che non sono riusciti a ottenere una nomination.
"Quante grandi interpretazioni devono essere trascurate prima che l'Academy ci regali un premio?", chiede Indy. La sua richiesta ha trovato sponda nel plauso della critica, visto che IndieWire che lo ha definito "uno degli attori più coinvolgenti della sua generazione".
Tutti pazzi per Good Boy, horror canino
Al momento la richiesta di Indy è supportata anche dagli esiti al botteghino. Good Boy ha debuttato in sala con 2,2 milioni di dollari, segnando il secondo miglior weekend di apertura di sempre per IFC dopo Late Night with the Devil: In onda con il diavolo del 2024, che incassò 2,8 milioni di dollari. Segna, inoltre, il terzo miglior weekend di apertura in assoluto per IFC Entertainment Group, dietro all'uscita record di quest'anno de Il Clown di Kettle Springs.
E cresce l'attesa per l'anteprima italiana di Good Boy, che inaugurerà la nuova edizione di Alice nella Città il 15 ottobre.
Nel film diretto da Ben Leonberg Indy, il vero compagno a quattro zampe del regista, diventa il filtro attraverso cui lo spettatore percepisce la paura, sfruttando la capacità degli animali di cogliere presenze invisibili agli occhi umani. Niente animali parlanti, nessuna caricatura: solo terrore puro, e la quotidiana relazione cane-padrone che diventa lente d'ingrandimento delle nostre angosce più profonde.
Il regista ha svelato di essersi ispirato al metodo creativo di Stephen King, costruendo la storia a partire da una domanda ipotetica: "E se il cane di famiglia fosse l'unico a sapere che la casa è infestata?". Da qui nasce un thriller paranormale che gioca sull'angoscia universale di percepire qualcosa che sfugge alla nostra comprensione, ma che il nostro più fedele protettore avverte chiaramente.