Non c'è pace per la cerimonia degli Oscar 2019: prima il conduttore prescelto, Kevin Hart, allontanato per alcune precedenti dichiarazioni omofobe, ora la denuncia da parte del Sindacato degli attori di intimidazioni e pressioni straordinarie per impedire, a quegli attori che sta cercando di "prenotare" per la notte più attesa di Hollywood, di partecipare come presentatori ad altre cerimonie.
Qualcosa di simile era già emersa pochi giorni fa alla notizia degli Avengers come possibili presentatori dei prossimi Oscar in quanto si era parlato dell'Academy che avrebbe fatto di tutto per non far comparire gli interpreti sul palco di Golden Globes per non rovinare la sorpresa del 24 febbraio. Ma oggi il Sindacato ha lanciato una pubblica accusa: "Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e abbiamo già sperimentato in passato le tattiche poco eleganti dell'Academy per far pressione. La stagione delle premiazioni è un momento speciale in cui attori e attrici vengono celebrati e riconosciuti per l'eccezionale lavoro svolto durante l'anno. Ci aspettiamo che l'Academy onori tutto questo".
La dichiarazione del SAG-AFTRA - che consgnerà i suoi SAG Awards il 27 gennaio a Los Angeles - prosegue: "Questa intimidazione egoistica a danno degli attori è volta a limitare la loro visibilità e a non onorare il lavoro degli artisti per tutta la stagione. Gli attori dovrebbero essere liberi di accettare qualsiasi offerta di partecipazione a cerimonie. Il tentativo dell'Academy di impedire ai nostri membri di presentare i premi è assolutamente oltraggioso e inaccettabile. Chiediamo all'Academy di cessare queste azioni inappropriate".
Una conferma di quanto il sindacato denuncia in merito agli Oscar 2019 è stata già fornita dallo staff dei Golden Globes: cercando di reclutare i presentatori delle vari categorie da agosto gli organizzatori hanno dovuto fare i conti con il fatto che l'Academy aveva già comunicato che, se gli attori prescelti si fossero presentati sul palco dei Golden Globes, allora avrebbero impedito loro di partecipare agli Oscar. Un esempio? A Margot Robbie è stata imposta una scelta, così lei ha deciso di propendere per la statuetta più presitgiosa. L'Academy al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.