Neon Genesis Evangelion: Netflix rimuove il doppiaggio e si scusa con i fan della serie

Netflix alla fine ha ceduto su Neon Genesis Evangelion: la piattaforma si è scusata con i fan e ha rimosso il doppiaggio momentaneamente.

Netflix ha ceduto su Neon Genesis Evangelion: la piattaforma ha rimosso il doppiaggio della serie si è pubblicamente scusata con i fan attraverso i suoi profili social.

Da quando la storica serie anime è tornata su Netflix con la nuova versione - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Neon Genesis Evangelion- del doppiaggio, curata da Gualtiero Cannarsi, non è passato giorno senza lamentele da parte degli spettatori che hanno definito il nuovo adattamento come anacronistico e completamente inadeguato. Ha suscitato grande ironia, per esempio, il passaggio da "angeli" - i mostri che cercano di distruggere la Terra - ad "apostoli" nella nuova versione, sull'uso del sostantivo "recalcitranza" è intervenuta addirittura l'enciclopedia Treccani. Questo, insomma, per dire che a tutti il vecchio doppiaggio proposto dalla Dynit (a cui pure aveva lavorato Cannarsi ma con minore potere decisionale) nel 1997 era apparso di gran lunga migliore. In molti pensano che Netflix abbia preso questa decisione dopo la pubblicazione dell'intervista in cui anche il direttore del doppiaggio ha preso le distanze dal nuovo adattamento.

Dopo la diffusione della serie anime su Pornhub con il vecchio adattamento italiano , e dopo la petizione che chiedeva di ripristinare il doppiaggio originale, alla fine, dunque, la piattaforma non ha potuto fare a meno di chiedere scusa e assicurare che Neon Genesis Evangelion, in italiano, verrà presto sistemata. Come mai Netflix ha deciso di cambiare il doppiaggio? L'ha fatto per una questione di diritti e ha deciso di affidarlo a Cannarsi e Mazzotta, che avevano già lavorato a Neon Genesis Evangelion nel 1997 (tra l'altro fu quello l'esordio di Cannarsi nell'animazione nipponica), pur se in quell'occasione Cannarsi era stato un semplice dialoghista senza potere decisionale, com'è invece successo in questo caso. Tra l'altro la recente disavventura con la serie di Hideaki Anno e Netflix non rappresenta certo una prima volta per lui: le sue traduzioni, che pure rivendica come più vicine alla complessità della lingua giapponese, sono state contestate già in passato e ancora per le stesse ragioni. Gualtiero Cannarsi, che dal 2005 è responsabile dell'adattamento italiano dei film dello Studio Ghibli per la Lucky Red, è stato spesso accusato di traduzioni
difficili da seguire e in una forma di italiano troppo arcaico, che ha reso a volte addirittura ridicole alcune sequenze. Un caso su tutti: nel nuovo doppiaggio di Principessa Mononoke il nome di uno dei personaggi divenne praticamente una bestemmia.