Naruto, il live-action per ora rimane fermo, il regista è occupato su altri progetti

L'adattamento live-action di Naruto sembra una promessa sospesa: non cancellata, non confermata, semplicemente messa in pausa mentre Hollywood rincorre priorità più urgenti.

Una scena di Naruto

Il live-action di Naruto rimane in stallo: la sceneggiatrice Tasha Huo non ha aggiornamenti e il regista Destin Daniel Cretton è concentrato sui progetti Marvel. Nonostante i ritardi, sia Huo che Kishimoto credono ancora nell'adattamento e nel suo potenziale.

Il progetto Naruto resta in stand-by

L'adattamento cinematografico del manga di Masashi Kishimoto era stato annunciato nel 2015 sotto Lionsgate, con Avi Arad come produttore. Da allora, niente accelerazioni reali ma un percorso lento e tortuoso, culminato nel cambio di direzione del 2024: Michael Gracey, regista di The Greatest Showman, ha lasciato il posto a Destin Daniel Cretton, già noto per Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings. A lavorare alla sceneggiatura è stata chiamata Tasha Huo, showrunner di The Mighty Nein, che ha consegnato l'ultima stesura nell'agosto 2024.

Naruto: un immagine del Villaggio della Foglia
Naruto: un immagine del Villaggio della Foglia

Questa settimana, intervistata da ScreenRant, Huo è stata diretta: "non ho nuovi aggiornamenti" e ha ammesso che avrebbe voluto poter condividere qualcosa in più. La sceneggiatrice non ha nascosto però la ragione della stasi, citando l'agenda pienissima di Cretton, impegnato con diversi progetti Marvel, dal sequel di Shang-Chi alla serie Disney+ Wonder Man, fino al film Spider-Man: Brand New Day in uscita nel 2026.

L'ironia è evidente: un regista scelto per la sua affinità con i manga e la cultura asiatica non riesce a lavorare all'adattamento di Naruto proprio perché ormai inglobato dall'MCU.

Naruto, parla uno degli sceneggiatori: "Se faremo il live-action, sarà sulle origini" Naruto, parla uno degli sceneggiatori: 'Se faremo il live-action, sarà sulle origini'

Eppure Huo mantiene un legame emozionale con il progetto, dichiarando di essere "nella stessa barca dei fan" e che "non vede l'ora di vedere il film". Un'affermazione semplice, ma significativa: lo sviluppo non è morto, semplicemente congelato.

Perché Hollywood non ha abbandonato Naruto

A dispetto del silenzio, non ci sono segnali di rinuncia. Sia Kishimoto sia Huo hanno espresso piena fiducia nella visione di Cretton, riconoscendolo come un vero lettore di Naruto, non un regista delegato a caso. L'approccio non punta a una trasposizione rapida, ma a un adattamento scrupoloso, rispettoso del materiale originale e consapevole delle sue complessità emotive e culturali. È l'opposto del metodo "proviamo e vediamo come va" che ha distrutto innumerevoli live-action negli anni passati.

Naruto: una foto dell'autore Masashi Kishimoto
Naruto: una foto dell'autore Masashi Kishimoto

Un altro elemento rinfrancante è il precedente recente: Netflix con One Piece. Dopo decenni di fallimenti, Hollywood ha capito che un live-action tratto da un manga può funzionare se c'è sintonia creativa, collaborazione con l'autore e un tono che rispetta l'identità dell'opera. È logico immaginare che la produzione di Naruto stia osservando a fondo quel caso, studiandone struttura, marketing, world-building e gestione del linguaggio visivo.

Infine, il destino di Naruto potrebbe essere legato proprio a quello dell'MCU. Se Avengers: Secret Wars rappresenterà davvero un reboot, come molti analisti suggeriscono, il futuro di Shang-Chi potrebbe non essere più vincolante per Cretton. Conclusi Spider-Man: Brand New Day e Wonder Man, il regista potrebbe trovarsi per la prima volta libero di dedicarsi al film sul giovane ninja.

Il live-action di Naruto non è vicino, ma non è perso. È un progetto grande, troppo grande per essere improvvisato. Per alcuni fan l'attesa è frustrazione, per altri è un segnale di rispetto. E forse, quando vedremo Naruto sul grande schermo, questa lunga pausa sarà stata la differenza tra un disastro annunciato... e un adattamento degno della leggenda che vuole onorare.