Morto Stalin, se ne fa un altro: vietata la distribuzione del film in Russia

Il lungometraggio di Armando Iannucci, alle prese con la bocciatura del ministro della cultura, avrebbe dovuto arrivare nei cinema russi questa settimana.

Il film di Armando Iannucci Morto Stalin, se ne fa un altro non verrà distribuito in Russia dopo essere stato criticato dalle autorità locali. L'arrivo nelle sale era previsto in settimana grazie a Volga Film e il lungometraggio aveva ricevuto dalla censura la certificazione che lo riteneva adatto a un pubblico di età superiore ai 18 anni.
Sul grande schermo viene raccontato il caos suscitato dalla morte di Stalin, di cui si mostrano gli ultimi giorni in vita, ispirandosi alla graphic novel di Fabien Nury. Fanno parte del cast Andrea Riseborough, Rupert Friend, Paddy Considine, Steve Buscemi, Jeffrey Tambor e Olga Kurylenko.
Una visione in anteprima ha però spinto il ministero della cultura a richiederne l'esclusione dalla programmazione.

Inizialmente era stato richiesto ai distributori di posticiparne l'arrivo nei cinema in modo che non corrispondesse al settantacinquesimo anniversario della Battaglia di Stalingrado e il ministro Vladimir Medinsky ha poi visionato la pellicola per capire se andava contro la legge.

Iannucci ha dichiarato: "Fino a questo momento tutti i russi a cui abbiamo mostrato il film, tra cui i membri della stampa, hanno detto che lo hanno apprezzato e si sono divertiti. Dicono due cose: è divertente, ma è vero. Spero ancora che potrà arrivare nei cinema".