Monster 3, Charlie Hunnam aveva paura di interpretare Ed Gein: "Può distruggerti la carriera"

L'attore era molto titubante nell'accettare la parte di Ed Gein, perché poteva rivelarsi un grande boomerang per la sua carriera

Monster: la storia di Ed Gein, Charlie Hunnam in una scena

Charlie Hunnam non era inizialmente molto entusiasta all'idea di interpretare il serial killer e profanatore di tombe Ed Gein nella nuova stagione di Monster su Netflix, anzi, temeva di aver commesso un terribile errore accettando un ruolo così sconvolgente.

"Una volta detto sì, ho pensato di aver commesso un terribile errore", ha raccontato l'attore inglese a Entertainment Weekly. "Ho iniziato a documentarmi, leggendo tutti i libri su Ed Gein, e sono caduto nel panico totale. Ho pensato che forse non sarei più riuscito a uscirne. È un ruolo così oscuro, davvero difficile da abitare come personaggio".

La stagione, la terza della serie antologica horror, è ambientata nel Wisconsin rurale degli anni '50 e segue il famigerato "mostro" del titolo - conosciuto come il Macellaio di Plainfield o il Ghoul di Plainfield - raccontando i suoi crimini perversi, che avrebbero poi ispirato gli orrori cinematografici di Psycho, Non aprite quella porta e Il silenzio degli innocenti.

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Monster: La storia di Ed Gein: Charlie Hunnam nei panni del killer Ed Gein

Il punto di svolta per Charlie Hunnam

Hunnam ha poi spiegato di essersi tranquillizzato solo dopo aver letto le sceneggiature della stagione, scritte dal co-creatore Ian Brennan. "C'è stata una sorta di svolta quando ho cominciato a leggere i copioni e ho capito che non ci saremmo concentrati tanto su ciò che aveva fatto, scavando nei dettagli, ma piuttosto sul perché l'avesse fatto, cercando di scoprire l'essere umano dietro il mostro", ha detto.

Monster: La storia di Ed Gein, recensione: una grande riflessione sul potere delle immagini Monster: La storia di Ed Gein, recensione: una grande riflessione sul potere delle immagini

Per riuscirci, la star di Sons of Anarchy ha raccontato di aver cercato di "trovare la verità" di Ed Gein, anche se non riusciva in alcun modo a immedesimarsi negli atti orribili che aveva compiuto.

"C'è come un filo umano che collega tutto questo", ha continuato Hunnam. "Ti rendi conto che quella persona ha preso una strada terribile come conseguenza o reazione a qualcosa che ha vissuto, ma riesci comunque a capire cosa ha provato e in che modo si è sentita. Da lì ho cercato di costruire il personaggio, di renderlo umano, e onestamente di non giudicarlo. Ma allo stesso tempo dovevo stare attento a non provare troppa empatia per lui - è stato davvero come camminare su un filo sottile".

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Locandina di Monster: La storia di Ed Gein

Monster, un nuovo successo di pubblico per Netflix

Anche questa terza stagione della serie ha confermato l'enorme richiamo del franchise creato da Ryan Murphy e Ian Brennan, diventando uno dei titoli più visti sulla piattaforma sin dal suo debutto. Dopo il successo clamoroso della prima stagione dedicata a Jeffrey Dahmer - che aveva conquistato il pubblico e registrato centinaia di milioni di ore visualizzate - e quello, più moderato ma comunque notevole, del capitolo sui fratelli Menendez, la nuova stagione ha proseguito sulla stessa scia, entrando rapidamente nella Top 10 globale di Netflix.

Tuttavia, non sono mancate le critiche: alcuni hanno sottolineato come la serie, pur ambiziosa e ben interpretata, tenda a indulgere nella spettacolarizzazione della violenza e ad allontanarsi talvolta dalla verità storica. Nonostante ciò, La storia di Ed Gein si è imposta come un nuovo successo per Netflix, capace di mantenere viva l'attenzione su un format che continua a dividere ma anche a conquistare milioni di spettatori.