Monica Vitti sulla copertina di Vanity Fair dedicato alla comicità al femminile

A Monica Vitti è dedicata la copertina di Vanity Fair Italia del 12 agosto 2020 , un numero speciale sul sorriso delle donne e la comicità al femminile, da Anna Marchesini e Virginia Raffaele a Luciana Littizzetto.

Vanity Fair Monica Vitti
Monica Vitti sulla copertina di Vanity Fair nel 2020

Il sorriso di Monica Vitti campeggia sulla copertina Vanity Fair del 12 agosto 2020. La rivista, uscita ieri in edicola, ha dedicato un intero numero all'ironia al femminile, perché la risata delle donne è servita spesso "a scardinare il maschilismo del nostro paese".

Monica Vitti durante le riprese del film Alta Infedeltà.
Monica Vitti durante le riprese del film Alta Infedeltà.

La comicità è sempre stata esclusiva degli uomini, un monopolio che piano piano si è sgretolato grazie a donne come Monica Vitti che hanno dimostrato che la comicità è anche donna. Non è un caso che Vanity Fair ha dedicato la sua copertina all'attrice romana, scomparsa da tempo dalla scena pubblica, che come ha scritto egregiamente Michela Murgia: " è stata tra le prime a rubare il palcoscenico agli uomini e a usare, come arma, l'autoironia". Il direttore di Vanity Fair Italia, Simone Marchetti, ha spiegato il motivo di questo numero speciale dedicato al sorriso delle donne: "abbiamo voluto un intero numero di Vanity Fair dedicato all'ironia femminile, un umorismo d'autore, anzi d'autrice, che è stato in grado di scardinare e a volte persino di abbattere il maschilismo che attanaglia questo Paese con la forza dell'arma più inaspettata: la risata".

Anna Marchesini è Lucia Mondella nei Promessi Sposi
Anna Marchesini è Lucia Mondella nei Promessi Sposi

Le pagine del numero sono riempite dalle parole delle artiste, attrici, performer italiane (più una stella internazionale) che nel loro mestiere e nella loro vita usano, anche, divertimento e leggerezza: Katia Follesa racconta i suoi riferimenti del passato, dalle "donne dududu" di Zucchero ad Anna Marchesini; La Pina riflette sul concetto di emancipazione; l'umorismo involontario delle relazioni è invece il tema esplorato da Daniela Collu; Virginia Raffaele racconta di quando ha capito di avere un potere comico "trasformandosi"; per la prima volta la regina di Instagram, di origini australiane, Celeste Barber rilascia un'intervista a un magazine italiano: lei che fa il verso alle star hollywoodiane, parla dell'ironia come dono che l'ha salvata nei momenti di crisi e che scardina il mito della perfezione; Luciana Littizzetto secondo cui la comicità non ha sesso, ma è più facile prendere in giro i maschi; Serena Dandini, spiega perché la comicità al femminile è rivoluzionaria; la scrittrice Barbara Alberti regala un esilarante racconto (familiare) sull'invidia; Carla Signoris sottolinea che le donne non vogliono più essere incasellate in alcunché, e lei stessa rifiuta l'etichetta di attrice comica; Michela Giraud racconta della donna che è sempre madre anche dei propri fidanzati;Caterina Guzzanti scrive una lettera a sua figlia: "Nella vita, non bisogna recitare mai"; Drusilla Foer parla delle preziose regole del bon ton (e della nonna) a proposito di eleganza; la millennial Pilar Fogliati riflette di diete, routine di bellezza e qualche vizio; mentre Chiara Francini si chiede: "Essere o non essere la prima della classe? questo è il dilemma...".