La star di Mission: Impossible Tom Cruise è nota per acrobazie senza stunt che superano le leggi della gravità (e la prudenza). Il divo ha commentato le sue ben note imprese aeree, suggerite inizialmente per scherzo dal regista Christopher McQuarrie, nelle quali si trova sospeso su un biplano a mezz'aria.
Già in Mission: Impossible - Rogue Nation del 2015 abbiamo visto Ethan Hunt intercettare un carico di gas nervino trasportato dal Sindacato aggrappandosi al lato di un Airbus A400M in fase di decollo che raggiunge i 5.000 piedi. Descrivendo la meticolosa preparazione per l'acrobazia, Tom Cruise ha rivelato che l'idea in questione era nata inizialmente come scherzo di Christopher McQuarrie. L'attore però ha preso la cosa talmente sul serio da chiedere di non interrompere le riprese anche se fosse sembrato spaventato.
"McQuarrie mi ha detto, 'Guarda quell'aereo, ti piacerebbe restarci appeso?' Ho risposto, 'Certo!' Poi mi ha confessato che stava scherzando, ma io ho chiesto di farlo sul serio" ha spiegato l'attore a Empire Magazine. "Abbiamo dovuto studiare e affidarci all'ingegneria per assicurarci che, se fosse successo qualcosa, la telecamera non si sarebbe staccata e non mi avrebbe colpito e ucciso. C'era una pista alla RAF Wittering che dovevamo pulire per assicurarci che non ci fossero particelle che potessero colpirmi. E mi è venuta l'idea di utilizzare lenti quadrate per proteggere i miei occhi, così da poterli tenere aperti per i primi piani".
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Il coraggio (e l'incoscienza) di Tom Cruise
Il divo ha proseguito il racconto aggiungendo: "Quel giorno faceva freddo. Ero legato alla cintura e ricevevamo segnali manuali per avvisarci se fossi nei guai. Una volta che sono là fuori, non posso entrare nell'aereo, sono là fuori per l'intero viaggio. Quando è iniziato il rullaggio ho cominciato a ingerire carburante perché ero proprio nello scarico. Poiché è mio amico e so che è nervoso, chiamo McQ e gli dico: 'Ascolta, amico. Non importa cosa accada, non fermarti. Se sembro spaventato, sto recitando. Non fermarti. Lo farò.' Siamo in cima alla passerella e lo sento. Il pilota va a tutto gas e io dico 'Eccoci qua'".
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Naturalmente nonostante il pericolo corso, Tom Cruise ha fatto di tutto per portare a casa la scena senza intoppi. "Iniziamo a correre lungo quella pista, e vengo colpito dal caldo e dallo scarico, e durante la prima ripresa sono stato colpito da qualcosa. Qualche particella mi ha colpito alle costole. Mi ha lasciato senza fiato. Non ho detto a nessuno della pietra, ma il primo ciak non era buono. Più volte lo fai, più inizi a sentire la prestazione. Quindi abbiamo deciso di resistere ancora un po' in modo da ottenere la scena giusta quando saremo decollati. E finalmente ce l'abbiamo fatta".
Sebbene fossero state messe in atto numerose misure di sicurezza per proteggere Cruise, l'attore si è trovato a inalare i gas di scarico oltre a rischiare di essere colpito dai detriti mentre era in aria. Ma il risultato è sullo schermo rendendo indimenticabile il franchise il cui ultimo capitolo, Mission: Impossible - The Final Reckoning, è atteso nei cinema italiani il 21 maggio.