Mission: Impossible 7, Tom Cruise girerà il film in una ex base militare a prova di Covid?

Dopo la sfuriata di Tom Cruise sul set di Mission: Impossible 7, l'attore starebbe pianificando di proseguire le riprese in uno studio a prova di Covid-19 organizzato in una ex base militare.

La sfuriata di Tom Cruise sul set di Mission: Impossible 7 ha fatto il giro del mondo e ha attirato pareri fortemente contrastanti. La notizia del giorno è che le riprese del film proseguiranno in uno studio Covid-free costruito appositamente all'interno di una ex base militare. Come riportato dal The Sun, l'attore sta spendendo milioni di dollari per conseguire questo suo obiettivo di messa in sicurezza del set. La sua volontà, ovviamente, è quella di evitare ulteriori interruzioni nella lavorazione del film.

Mission Impossible 7 Tom Cruise Hailey Atwell
Mission: Impossible 7, Tom Cruise e Hayley Atwell si tengono per mano sul set

La produzione di Mission: Impossible 7 si sta spostando dal Surrey a Leavesden, in Hertfordshire. Anche il Daily Mail ha contattato i legali di Tom Cruise per avere ulteriori notizie su questa sua decisione di proseguire la lavorazione del film all'interno di uno studio Covid-free e appositamente costruito in una ex base militare. Lo sfogo di Tom Cruise ha fatto il giro del mondo e, secondo una persona informata sui fatti, è giunto alla fine di un periodo connotato da forti tensioni.

La ragione dello sfogo risiederebbe nel fatto che Tom Cruise si senta profondamente responsabile di quanto accade sul set, di notevoli risorse economiche e della salvaguardia del cast e della sua crew. L'attore si è scagliato contro alcuni membri della sua crew per non aver rispettato il distanziamento sociale e ha minacciato di licenziarli qualora comportamenti del genere si fossero ripetuti.

Nel settimo episodio del franchise di Mission: Impossible, l'attore riprenderà i panni dell'agente segreto Ethan Hunt. Le riprese si sono svolte anche in Italia, nelle città di Venezia e di Roma. In modo particolare, per le stradine della Capitale, Cruise ha guidato una piccola Fiat 500 gialla. Inizialmente, l'aggressività della pandemia da Covid in Italia aveva messo in dubbio le location italiane che, poi, si sarebbero rivelate fondamentali per lo sviluppo del racconto. Per questo motivo, Cruise ha insistito e ha deciso di venire in Italia non appena la situazione globale e nazionale lo ha reso possibile.

La produzione del film, poi, ha subito ulteriori slittamenti a causa di alcuni test positivi su diversi membri di cast e crew. Tom Cruise ha insistito sull'importanza di Mission: Impossible 7 sottolineando quanto sia necessario dare l'esempio ad un'industria che sta vivendo enormi difficoltà come quella di Hollywood. Secondo alcune fonti, inoltre, l'attore avrebbe versato 500 mila dollari di tasca propria per tenere alcuni membri della crew in isolamento dopo aver contratto il Covid-19.