Michele Riondino ha annunciato un'altra morte avvenuta a Taranto a causa del tumore con un post in cui commenta l'addio al 33enne Gabriele Riondino dichiarando: "Solo il tumore può insegnarci davvero cosa è la democrazia. Lui non guarda in faccia nessuno, non fa distinzioni. Non lo puoi corrompere. Solo lui sa Essere spietato con tutti, indistintamente. donne, uomini, vecchi e bambini. Ricchi, poveri, operai e dottori. Buoni e cattivi.
Il protagonista de Il giovane Montalbano ha proseguito ricordando il dramma che colpisce spesso Taranto, da tempo tra le prime città nelle tristi classifiche delle città con il maggior numero di decessi a causa dei tumori: "Se non fosse così doloroso avere a che fare con lui dovremmo ringraziarlo e sperare che un giorno possa portare un po' della sua democrazia anche a chi temporeggia per galleggiare nel mare di merda della politica, senza avere le palle per prendere una decisione inevitabile. O forse è solo colpa nostra, che non ci rassegniamo all'idea che non possiamo farci niente e che la democrazia è il luogo ideale dove cadere come mosche.".
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Michele Riondino ha quindi parlato dell'ultimo addio, quello a Gabriele Riondino, un giovane che aveva un locale poco distante dallo stabilimento dell'ex Ilva: " A cadere oggi è stato Gabriele, 33 anni e un tumore lancinante ai polmoni. Non fumatore, non alcolista, pizzaiolo. Pure bravo. Il suo ultimo acquisto è stato un forno che poteva contenere 32 pizze. Un colosso per lui. Addio Gabri, sei stato più forte e coraggioso di molti altri più sani di te. Piango pensando al tuo sorriso e alla tua leggerezza nel prendere giorno per giorno i resti che la vita ti concedeva.". Di seguito il post condiviso su Facebook: