Michael Jackson: HBO chiede l'archiviazione delle accuse su Leaving Neverland

La HBO ha chiesto che la causa intentata dalla Michael Jackson Estate per aver trasmesso il discusso documentario Leaving Neverland venga archiviata.

Ieri la HBO ha chiesto l'archiviazione della causa legale promossa dagli eredi di Michael Jackson riguardo al documentario Leaving Neverland, trasmesso dalla tv via cavo nel 2019. Nel film, il popolare cantante viene ancora una volta accusato di abusi nei confronti di due minori. Imputazioni da cui è stato prosciolto per ben due volte.

Secondo gli avvocati di Michael Jackson, i due accusatori presenti in Leaving Neverland, Wade Robson e James Safechuck, avrebbero mentito solo per avere un facile tornaconto economico dalla visibilità che gli avrebbe dato il documentario, mentre non hanno potuto portare a processo HBO per diffamazione solo perché Jackson è deceduto. Per questo motivo è stata citata una clausola speciale di non denigrazione all'interno di un accordo stipulato tra le parti nel 1992. HBO si impegnava a non dare nessun elemento lesivo nei confronti del cantante e in cambio avrebbe potuto trasmettere Live in Bucharest, uno speciale del concerto Dangerous. Sempre secondo i legali di Jackson, l'aver messo in onda Leaving Neverland rappresenterebbe una violazione di questo accordo, per questo motivo si è andati in arbitrato dal giudice chiedendo un indennizzo di 100 milioni di dollari. Da parte sua HBO si è sempre difesa, invocando la libertà di espressione, sostenendo che la clausola del contratto sia scaduta ormai da tempo.

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Leaving Neverland

A settembre il giudice distrettuale George Wu aveva però accolto le istanze degli avvocati del re del pop e ieri, in apertura dell'appello, Theodore Boutrous - che rappresenta HBO - ha chiesto di archiviare il caso sostenendo che il live del concerto era già stato mandato in onda in passato, perciò l'accordo era stato a suo tempo rispettato. Inoltre nessuna delle parti aveva operato come se il contratto fosse ancora in vigore nei successivi ventisette anni, perciò era da ritenersi sciolto. Boutrous ha pertanto sostenuto che la Jackson Estate sta essenzialmente facendo una richiesta di diffamazione mascherata perché sta cercando di utilizzare il contratto del 1992 per aggirare il divieto di presentare tali istanze per conto di persone morte. La risposta della Michael Jackson Estate è prevista per il 30 marzo.