Paris Jackson non ha voluto commentare in modo esplicito la messa in onda del documentario Leaving Neverland, in cui si accusa suo padre Michael Jackson di aver compiuto abusi sessuali su minori, preferendo invitare sui social i fan a rimanere calmi e non preoccuparsi troppo.
La giovane attrice ha infatti voluto rispondere a un articolo scritto da Gay Star News in cui si sosteneva avesse ribadito l'innocenza di Michael: "Non ho ancora rilasciato alcun comunicato ufficiale, specialmente riguardante le conseguenze che il film avrebbe sul mio lavoro. State esagerando un po', anche se in questo caso non si trattava di un articolo disgustoso e pieno di attacchi. State prendendo la mia vita più seriamente di quanto faccia io. Calmatevi tutti".
Paris ha proseguito aggiungendo: "So che le ingiustizie causano frustrazione ed è facile lasciarsi andare, ma reagire con una mente calma di solito è più logico rispetto ad agire seguendo la rabbia e inoltre ci si sente meglio".
Paris Jackson ha quindi ribadito: "Se tutti reagissimo in questo modo quando appaiono degli articoli gli autori smetterebbero di scrivere menzogne e inizierebbero a scrivere notizie reali".
Tornando a parlare delle accuse che Wade Robson e James Safechuck nel documentario, andato in onda su HBO suddiviso in due parti, hanno rivolto davanti alle telecamere e alla scelta di alcune emittenti radiofoniche di togliere la musica di Jackson dalla propria programmazione, la ragazza ha sottolineato: "Pensate realmente che sia possibile distruggere il suo nome? Credete realmente che abbiano una possibilità di farlo? Rilassatevi e state in pace".