Il biopic Michael dedicato a Michael Jackson ha finalmente una data di uscita ufficiale: il film arriverà nelle sale il 24 aprile 2026. Ma chi si aspettava un racconto completo e senza filtri sulla vita del Re del Pop potrebbe restare deluso.
La pellicola, secondo fonti vicine alla produzione, offrirà infatti una narrazione edulcorata e concentrata principalmente sugli esordi e sull'ascesa artistica dell'icona musicale.
Il progetto si ferma prima degli scandali: cosa è stato tagliato
In origine, Michael doveva ripercorrere l'intera parabola della vita di Jackson, incluse le controversie giudiziarie che lo hanno accompagnato dagli anni '90 in poi. Tuttavia, gravi pressioni legali e la recente scoperta di un accordo tra la famiglia Jackson e una delle ex accusatrici hanno portato la produzione a modificare radicalmente il terzo atto.
La parte finale del film è stata rigirata e privata di qualsiasi riferimento alle accuse di abusi sessuali su minori, ai processi o alle indagini che coinvolsero l'artista tra gli anni '90 e i primi 2000.

Lo sceneggiatore John Logan ha ristrutturato il finale optando per una sequenza conclusiva "emozionante e celebrativa", ispirata a film musicali come Bohemian Rhapsody. Niente aule di tribunale né momenti cupi: il film si concluderà con un grande concerto simbolico, lasciando il pubblico con un'immagine positiva e leggendaria dell'artista. Un taglio strategico pensato anche per rendere il prodotto più appetibile commercialmente e affrontare il delicato equilibrio tra mito e verità.
Un biopic ridimensionato per evitare polemiche
Il produttore Graham King, già dietro al successo di Bohemian Rhapsody, sta spingendo affinché venga realizzata una seconda parte del film, che affronti la fase più complessa della vita di Jackson. Lionsgate e Universal, al momento, mantengono aperta questa possibilità: il progetto potrebbe entrare in lavorazione già nel 2026 per un'eventuale uscita nel 2027, ma tutto dipenderà dall'accoglienza al botteghino del primo capitolo.

Rispetto alla versione inizialmente concepita, lunga quasi quattro ore, l'edizione finale di Michael è stata ridotta a due ore. I tagli hanno alleggerito la struttura narrativa, evitando di affrontare le zone più controverse della biografia dell'artista.
Così facendo, il film mira a celebrare la figura di Jackson senza addentrarsi troppo nelle ombre del suo passato. Resta da vedere se il pubblico sarà soddisfatto da un ritratto parziale o se chiederà, in futuro, un confronto più diretto con la realtà.