#MeToo, Liam Neeson: "Sta diventando una caccia alle streghe"

L'attore sta per tornare nelle sale con L'uomo sul treno - The Commuter, in arrivo nelle sale italiane il 25 gennaio.

Dall'esplosione del caso Harvey Weinstein lo scorso ottobre, Hollywood è sommersa quotidianamente da nuove accuse, nuove denunce e nuovo gossip riguardo violenze sessuali o molestie nell'industria dell'intrattenimento americano. Proprio su questo tema si è espresso Liam Neeson, durante un'intervista al The Late Late Show per promuovere il suo nuovo film, L'uomo sul treno - The Commuter. L'attore ha dichiarato che la situazione sta degenerando e che sta diventando una vera e propria caccia alle streghe:

"Credo che stia avvenendo una sorta di caccia alle streghe. Ci sono persone famose che vengono improvvisamente accusate di aver sfiorato il ginocchio di una ragazza o qualcosa del genere, e in un attimo vengono licenziate dal loro lavoro."

L'uomo sul treno - The Commuter: Liam Neeson in una scena del film
L'uomo sul treno - The Commuter: Liam Neeson in una scena del film

Poi ha commentato il caso del suo amico Dustin Hoffman:

"Quando stai lavorando con persone con cui sei a tuo agio, che siano attori o troupe, si fanno cose stupide. Spesso diventano anche cose superstiziose, cioè se non fai la stessa cosa ogni sera, pensi che potrebbe andare male lo show. Penso che Dustin abbia fatto così, delle vere stupidaggini, niente di più."

Neeson ha specificato anche che i casi più importanti ed evidenti, come Harvey Weinstein e Kevin Spacey, sono terribili:

"Ora è nato un movimento, ed è una cosa buona e deve invadere ogni tipo di organizzazione, ora il centro dell'attenzione è Hollywood, ma bisogna indagare tutti gli ambienti. Io sono un ambasciatore UNICEF, e sono orgoglioso di esserlo, mi mandano report e notizie, se poteste leggere ciò che leggo io su come vengono trattate le donne in alcune fabbriche, avreste i brividi."