Francis Ford Coppola ha rilasciato un'intervista a Empire in cui si sofferma sul suo ultimo divisivo film, Megalopolis, e sottolinea come abbia voluto realizzare un film che potesse sfidare le convinzioni radicate nell'industria hollywoodiana.
Megalopolis, presentato all'ultimo Festival di Cannes, ha fatto molto discutere, e ha creato una netta frattura nella critica, tra chi l'ha amato e chi l'ha detestato. Nell'intervista, Coppola racconta il motivo che l'ha spinto a realizzare il film.
Un altro modo
"L'industria cinematografica cerca di far credere a tutti che esista un solo modo per fare un film. Dev'esserci un protagonista e poi, nei primi minuti, dev'esserci un antagonista. Stanno prescrivendo una formula che potranno vendere più e più volte. Quando arriva un film che non si adatta a quella formula replicabile, non vogliono farlo perché lo considerano troppo rischioso" spiega il regista.
Coppola ha citato anche un suo capolavoro cinematografico come esempio:"Apocalypse Now è un esempio perfetto. Quando uscì la gente si chiedeva cosa diavolo fosse ma non hanno mai smesso di andarlo a vedere. Con Megalopolis non puoi dargli un'etichetta. E questo è fantastico. Questo è il tipo di film che mi piace".
La passione è una caratteristica importante:"Penso che tutti i miei film siano progetti di passione. Anche quando fai un film per soldi, quando entri nel lavoro ti appassioni, perché il cinema è qualcosa che non puoi fare senza amare". Un'entusiasmo quasi infantile:"Ho visto registi come Martin Scorsese e Steven Spielberg fare qualcosa sul loro montaggio e poi ballare come bambini pieni di entusiasmo. Questa idea del progetto fatto per passione è un'altra di quelle frasi fatte. Fare film è sempre appassionante. Non può non esserlo, è troppo entusiasmante".
Nel cast di Megalopolis spiccano Adam Driver, Nathalie Emmanuel, Shia LaBeouf, Aubrey Plaza, Chloe Finneman, Jon Voight, Giancarlo Esposito e Grace VanderWaal.