Maurizio Costanzo: Silvio Berlusconi indagato per l'attentato al conduttore

Silvio Berlusconi è indagato per gli attentati mafiosi del 1993, tra cui quello a Maurizio Costanzo da cui il conduttore uscì illeso.

Silvio Berlusconi è indagato anche sull'attentato a Maurizio Costanzo del 1993, attentato dal quale il conduttore e giornalista uscì illeso.

A riportare la notizia sono i maggiori organi d'informazione, confermando che il fallito attentato al giornalista Maurizio Costanzo, avvenuto a Roma in Via Ruggero Fauro il 14 maggio del 1993, è tra i reati contestati dalla Procura di Firenze contro il Cavaliere. All'epoca, il conduttore e giornalista era molto impegnato nella lotta alla Mafia, tanto che realizzò con Michele Santoro una maratona televisiva a reti unite Rai-Mediaset proprio per contestare gli atti mafiosi.

La recente accusa a Silvio Berlusconi si deduce dalla documentazione rilasciata dai pm del capoluogo toscano ai legali dell'ex premier e leader di Forza Italia, depositata alla Corte d'Assise d'appello di Palermo nel processo sulla trattativa Stato-mafia.

La Procura ha specificato ai legali che Silvio Berlusconi è indagato anche per le stragi di Cosa nostra riguardanti gli attentati di Milano, Firenze e Roma del 1993, nonché il fallito tentativo allo stadio Olimpico di Roma del 1994 e il mancato omicidio al pentito Salvatore Contorno del 1994 in quel di Formello.

Silvio Berlusconi nel 2013
Silvio Berlusconi nel 2013

Nella prossima udienza del 3 ottobre 2019 alla corte d'assise di Palermo sarà deciso, sentite accusa e difesa, in che veste giuridica ascoltare Silvio Berlusconi, citato a deporre, per il prossimo giovedì, dalla difesa dell'imputato Marcello Dell'Utri.

Quello delle stragi fu un periodo buio per l'Italia, durante il quale morirono molte persone tra cui i giudici Falcone e Borsellino. L'obiettivo di questi atti intimidatori,tra i quali anche l'attacco a Maurizio Costanzo, era quello di colpire o ricattare in qualche modo lo Stato. Bisogna precisare che la riapertura del fascicolo da parte dei magistrati fiorentini è un atto dovuto, dopo che venne già archiviato nel 2011, ma l'autorità giudiziaria ha chiesto ulteriori approfondimenti proprio alla Direzione investigativa antimafia.