Archiviata l'esperienza con Avenger: Endgame, i fratelli Russo sono approdati a Venezia 2019 e hanno confessato che l'aspetto più bello del lavoro con Marvel è stata la conquista di un fandom internazionale.
Anthony e Joe Russo sono ospiti della Mostra del Cinema di Venezia in veste di produttori di Mosul, thriller di produzione americana ambientato in Iraq e parlato in arabo che fa parte del Fuori Concorso veneziano.
La conferenza stampa di Mosul ha fornito l'occasione per chiedere ai Russo come è stato lavorare a Mosul dopo essere stati legati così a lungo alla Disney e alla Marvel. A rispondere è Anthony Russo: "Una delle cose che abbiamo amato di più lavorando con Marvel per sette anni è stata la conquista di questo fandom enorme. Abbiamo potuto viaggiare in lungo e in largo per tutto il globo, abbiamo conosciuto tante culture e sensibilità diverse. Siamo cresciuti a Cleveland, in Ohio, ma ci siamo sempre interessati al cinema globale grazie ai cineforum cittadini. Mosul è una naturale estensione di ciò che amavamo da giovani e dell'esperienza con Marvel, ci piace raccontare storie di ogni parte del globo. Oggi tutti siamo condizionati da eventi che accadono in altre parti del mondo, noi seguiamo le news, le informazioni sull'Iraq, ma questa è una storia profondamente umana e in quanto tale parla a tutti".
"Questo film è un esempio di ciò che può succedere quando una comunità si unisce per affrontare un pericolo o una calamità" aggiunge Joe Russo.
Avengers: Endgame, come Marvel ha fatto del film un evento cinematografico senza precedenti
La trama di Mosul: dopo che l'ISIS ha preso le loro case, famiglie e città, un gruppo di uomini lotta per riconquistarle. Questa è la storia della squadra speciale di Nineveh, un'unità di ex poliziotti che conduce un'operazione di guerriglia contro l'ISIS nel disperato tentativo di salvare la città di Mosul.