Mark Ruffalo: le scuse su Twitter dopo il post sul conflitto tra Israele e Hamas

Mark Ruffalo ha postato su Twitter le sue scuse ad alcune dichiarazioni fatte relativamente al conflitto tra Israele e Hamas in cui aveva parlato di genocidio e apartheid.

Mark Ruffalo si è scusato su Twitter a causa di alcune sue dichiarazioni relative al conflitto tra Israele e Hamas. Come riportato da NBC News, il protagonista di Shutter Island aveva accusato Israele di commettere genocidio contro i Palestinesi. A causa del lungo e particolare conflitto, le dichiarazioni di Ruffalo non erano state ben accolte sui social network.

Forte di una riflessione più accorta, Mark Ruffalo è tornato sui suoi passi ed è nuovamente intervenuto sulla questione attraverso il suo profilo Twitter. In modo particolare, l'interprete ha dichiarato: "Ho riflettuto e voglio chiedere scusa per quanto affermato in relazione ai recenti conflitti tra Israele e Hamas in cui ho suggerito che Israele stia commettendo genocidio. Non è corretto, è irrispettoso, provocatorio e può essere utilizzato per giustificare l'antisemitismo. Adesso è il momento di evitare le iperboli".

Il conflitto tra Israele e Hamas ha raggiunto l'apice nel corso delle ultime due settimane, ha provocato centinaia di decessi (la maggior parte dei quali per la popolazione Palestinese) e ha ridotto la striscia di Gaza in macerie. Venerdì è stato ratificato un cessate il fuoco ma il conflitto aveva già fatto il pieno di consensi pro-Israele e pro-Palestinesi da parte di tutto il mondo.

Negli Stati Uniti, le proteste si sono scagliate contro Israele e contro i finanziamenti devoluti al Paese dall'amministrazione Biden, accusata di favorire e perpetuare la guerra. Molte organizzazioni ebraiche, invece, hanno denunciato atti di vandalismo ed episodi di violenza e razzismo tra Chicago, Tucson, Los Angeles, New York e Florida del Sud.

Molti suoi fan stanno ringraziando Mark Ruffalo per aver provato a superare gli istinti più retorici; altri, invece, lo hanno accusato di aver scelto la via del silenzio. Anche Dua Lipa è intervenuta sulla questione. La pop star, infatti, si è scagliata contro una pubblicità sul The New York Times che ha utilizzato in modo errato il suo nome.

Dua Lipa ha dichiarato: "Mi posiziono dalla parte della solidarietà nei confronti di tutte le persone oppresse nel mondo e rifiuto l'uso di qualsiasi tipo di violenza".