Marco Giallini: "Parlo ancora con mia moglie morta, lei è l'unica donna per me"

Marco Giallini è tornato a parlare della morte di sua moglie Loredana, ammettendo di parlarle ancora e sottolineando il fatto che lei rimanga l'unica donna per lui.

In una nuova intervista, Marco Giallini ha parlato della morte di sua moglie Loredana, del dolore provato e delle volte in cui ancora oggi si ritrova a parlare con quella che considera ancora l'unica donna per lui.

Nel mese di luglio ricorrerà il decimo anniversario della scomparsa di Loredana Giallini, la moglie di Marco Giallini, scomparsa nel 2011 a causa di un'emorragia cerebrale. Un lutto che ha segnato in maniera indelebile la vita e l'animo dell'attore romano, il quale si è ritrovato improvvisamente da solo con i suoi due figli, Rocco e Diego, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2004. La morte della moglie di Marco Giallini è stato uno degli argomenti che l'interprete di Rocco Schiavone ha affrontato in una recente intervista rilasciata a Il Corriere della Sera.

Marco Giallini
Locandina di Marco Giallini

L'attore ha ammesso che sin da quando era ragazzo sentiva che la gente aveva bisogno di lui e questo lo ha portato a chiudersi e isolarsi. "Alla fine io sto in lockdown da quando è morta Loredana", ha detto Giallini, ricordando la perdita della sua compagna di vita: "Quello è il momento in cui ho deciso di diventare popolare. L'ho deciso proprio, perché altrimenti io sono uno che s'adagia, sono pigro. Nel senso che ancora aspetto di giocare con la Roma. Ero arrivato qui, a Tor Lupara, per Loredana. Ci siamo messi a vivere in 40 metri quadrati, non eravamo abbienti. Ci siamo sposati nel 1993, facevo teatro e altri lavori, però avevo ripreso la scuola, mi ero iscritto a Lettere e a scuola di recitazione. Ero diventato bravo, colto, oltre che bandito".

Continuando a parlare della scelta di diventare popolare, Marco Giallini ha spiegato di averlo fatto "per dare una possibilità in più ai figli" ed ha ricordato il momento in cui si è ritrovato a dover crescere da solo due ragazzini di 12 e 5 anni: "Non so come ho fatto, il dolore era troppo. Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all'altro dura due anni, poi capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze. Ma non sono l'unico a cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero. Vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla 'Mamma, mamma'".

E Per Il Tuo Bene 17
E' per il tuo bene: Marco Giallini in una scena del film

Nel corso dell'intervista, Marco Giallini ha poi ammesso di parlare ancora con Loredana, più o meno come fa il personaggio di Rocco Schiavone. "Il dolore non passa mai, al massimo ti dimentichi un po' la voce. Io ci parlo ancora. Quando sto solo e qualcosa non va, dico 'Eh, amore mio...'". L'attore romano ha anche svelato di non aver amato nessun'altra donna negli ultimi dieci anni: "Ma di chi dovrei innamorarmi? E perché? Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una". Infine, al giornalista che gli chiedeva se gli capita ancora di piangere di nascosto, Marco Giallini ha risposto: "Come tutti, come i veri duri. Perché lo sono. Se no, sarei morto".