Lo scandalo del sito sessista Phica.eu, attivo per quasi vent'anni e finalmente chiuso, continua a scuotere il mondo dello spettacolo. Tra le vittime di questa enorme violazione ci sono centinaia di donne, italiane e internazionali, esposte senza consenso. Anche Mara Venier, 74 anni, ha scoperto di essere finita su quella piattaforma e ha deciso di esporsi pubblicamente, parlando a La Stampa con toni durissimi,
"I responsabili vanno stanati"
Nell'intervista, la conduttrice non usa mezzi termini: "È vergognoso, bisogna dire basta, ci siamo, siamo tante e tutte dentro. Penso che sia vergognoso e che sia ora di finirla. I direttori dei giornali e della televisione devono proteggerci, aiutare a stanare i responsabili di questa schifezza di sito". Secondo Venier, i vertici editoriali hanno il dovere di sostenere le vittime e di non sottovalutare la gravità del fenomeno.
L'appello alla solidarietà femminile
Il cuore della battaglia, per la conduttrice, è la compattezza tra donne: "Se ci si tira indietro per paura o vergogna, non otterremo nulla. Dobbiamo essere tutte unite, dalle politiche alle lavoratrici comuni. Solo così potremo dire basta". La Venier, che da quest'anno a Domenica In sarà affiancata da due personaggi del mondo televisivo, ricorda come in Germania sia già stata approvata una legge severa contro questo tipo di abusi online e chiede che anche l'Italia faccia lo stesso: "In due mesi si potrebbe approvare una norma, se ci fosse la volontà".

Le nuove truffe con l'intelligenza artificiale
Oltre al caso Phica.eu, la conduttrice denuncia un altro fronte di violenza digitale: l'uso fraudolento della sua immagine e della sua voce tramite intelligenza artificiale. "Ho sentito la mia voce in pubblicità che non ho mai fatto, e visto il mio volto su un corpo nudo che non era il mio. È straniante e spaventoso".
La battaglia legale e il danno d'immagine
Assistita dal suo avvocato Giorgio Assumma, Venier ha già avviato denunce formali. Ma sottolinea che il problema va oltre la giustizia: "È un danno d'immagine gravissimo. Le persone che mi seguono sanno che di me ci si può fidare. Non è possibile che si diventi carne da macello in questo modo. Bisogna colpire chi mercifica le donne, ovunque si nascondano".
La conduttrice conclude con un messaggio forte, rivolto a tutte le donne: "La vergogna di che cosa? Io non mi vergogno di nulla. È ora che ci si faccia sentire, tutte insieme, senza paura. Solo così potremo fermare questa mercificazione che colpisce madri, figlie, nonne e lavoratrici di ogni estrazione".