Vladimir Luxuria parla di transessualità ai bambini su Rai3 ed è polemica

Durante il programma di Rai3 Alla lavagna, Vladimir Luxuria ha raccontato la propria storia al pubblico di bambini ma il discorso ha scatenato critiche!

"Queste polemiche dimostrano che i bambini sono più avanti di certi adulti" risponde così Vladimir Luxuria a chi attacca il suo intervento nel programma Alla lavagna in onda su Rai3, in cui ha parlato di differenze di gender davanti a una classe di bambini d'età compresa tra 9 e 12 anni. L'ex parlamentare di Rifondazione Comunista replica al senatore Simone Pillon della Lega, vice presidente Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolscenza, che ha scatenato la polemica e chiesto l'intervento della vigilanza RAI.

Cosa è successo? Durante la puntata, andata in onda sabato in seconda serata anziché in prima, per precisa scelta della rete, Luxuria ha risposto alle domande dei bambini sul cosa significhi essere una persona transessuale: "Non ho fatto alcuna lezione su come si diventa trans perché anzi ho cercato di spiegare che si nasce gay o trans. Ho parlato soprattuto di bullismo [...] I bambini erano vigili, curiosi, attenti e pieni di domande. E io, come faccio anche nella vita quotidiana, ho risposto a tutto, sempre con tatto e credo con intelligenza. Anche perché, se non si danno risposte ai bambini, loro ti guardano con diffidenza e cercano risposte altrove, magari sul web, dove possono trovare risposte non proprio raccomandabili [...] Tutti i genitori dei bambini presenti in trasmissione avevano dato il consenso alla puntata con me e alla fine si sono complimentati per come era andata". Non ci sta Vladimir Luxuria e punta il dito dritta contro chi preferisce l'oscurantismo e l'ignoranza a una risposta sincera: "Proprio questa mattina ho letto sulla stampa commenti in malafede, che istigano all'omofobia. Ecco: gay o trans si nasce ma omofobi si diventa per le paure che vengono provocate con certi commenti. Quei commenti da cui trapela che, in fondo, se sei gay o trans ti meriti una vita infelice e magari pure gli insulti o le botte. Speravo che fosse sufficiente lo spostamento della puntata dalle 20.20 alle 22.25 ma per alcuni non è bastato. Però io sono ottimista, perché se i bambini con cui ho parlato sono il futuro, forse posso sperare in mondo migliore".

Dall'altro lato della barricata c'è la Lega che bolla come inaccettabili le risposte fornite dall'ex parlamentare e perfino il tema trattato: "È inaccettabile dare lezioni di gender a una classe di bambini. Vladimir Luxuria vada a raccontare le 'favole dell'uccello' da qualche altra parte, sicuramente non a una scuola con ragazzini minorenni, davanti alle telecamere Rai. Si è trattato di una vergognosa forma di indottrinamento. Questo non può lasciarci indifferenti: presenteremo un'interrogazione in Commissione vigilanza Rai". Le rimostranze della Lega sono state sostenute da Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidenti delle associazioni ProVita e Generazione Famiglia, che hanno duramente attaccato Luxuria: " Ma quale favoletta sul maschietto che non era contento di essere maschietto. La trasmissione Alla lavagna!, andata in onda ieri sera in seconda serata su Rai3, è una scelta ben precisa: quella di indottrinare i bambini attraverso vere e proprie lezioni sul cambio di sesso. Si vergogni lei e anche la Rai".

La scelta di Rai3 di mandare in onda la puntata senza tagli, per quanto con cambio di fascia oraria, è stata però ampiamente sostenuta da Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità: "L'unica cosa che trovo a dir poco surreale è continuare ad avere atteggiamenti omofobi e culturalmente regrediti, che non tengono conto della realtà e del rispetto dei diritti di tutti. Penso che la Rai abbia fatto molto bene e che occasioni del genere vadano sostenute [....] Nelle nostre scuole sono sempre più rare lezioni sull'affettività o sull'accettazione di se stessi e, purtroppo, non sono rari i casi di bullismo, proprio nei confronti di chi viene etichettato come 'diversò. Di questi temi, invece, ci accorgiamo solo quando a parlarcene è la cronaca nera, quando giovanissime vittime di bullismo compiono gesti estremi. Ben vengano quindi occasioni come questa, dove il Servizio Pubblico si occupa di colmare questo vulnus di civiltà [...] Ho incontrato negli anni migliaia di bambini e di ragazzi in giro per l'Italia e so quanto affrontino questi temi tra di loro e siano naturalmente inclini al rispetto delle diversità più di molti adulti. E, proprio le reazioni dei bambini, durante la trasmissione, dovrebbero farci riflettere su quanto la realtà sia molto più avanti di certa politica".