L'Oro di Famiglia, alla scoperta dei ricordi nel corto candidato ai David di Donatello

Il potere dei ricordi e dei legami familiari si fa tangibile nel cortometraggio L'Oro di Famiglia, candidato ai Premi David di Donatello 2021.

A volte non servono due ore tonde per emozionare e far riflettere; a volte non servono due ore tonde per mandare un messaggio; a volte, come nel caso del cortometraggio L'Oro di Famiglia, tra i candidati ai Premi David di Donatello 2021, bastano davvero pochi minuti.

Il regista siciliano Emanuele Pisano (Sara e Marti) e la sceneggiatrice campana Olimpia Sales (063139) hanno fatto squadra per realizzare uno dei cortometraggi di maggior successo degli ultimi mesi, conquistando, al di là della nomination ai David, oltre 30 premi nel circuito dei festival nazionali e internazionali, e portando a casa anche il Premio Rai Cinema Channel all'Ortigia Film Festival.

Protagonista del corto l'attore Danilo Arena (Romulus, Il Cacciatore 3), che interpreta Salvo, un giovane ladruncolo che, assieme all'amico Fabrizio, decide di rapinare una villa nella speranza di racimolare un bel bottino. Una volta portata la refurtiva da un rigattiere, tuttavia, il ragazzo scopre che ciò che è stato venduto vale ben poco ("Appartamento del secolo? A stento due kebab ci compriamo"), mentre tra gli oggetti rimasti invenduti c'è qualcosa che potrebbe avere un valore di gran lunga maggiore di quello economico, per i legittimi proprietari, ma anche per lui: un album di fotografie.

Distribuito da Pathos Distribution, L'Oro di Famiglia è un coraggioso tentativo di riscoprire i propri legami con il passato, con la propria famiglia e le proprie origini attraverso i ricordi, ricordi impressi su pellicola, come spiega anche Sales: "La necessità del protagonista è quella di vivere di nuovo un momento legato al proprio passato. È un impulso che lo spinge a deviare i suoi passi per rimettere a posto quel che di più prezioso possa avere un nucleo familiare: i ricordi. Il protagonista del corto, quindi, galleggia nella speranza che un ricordo, offuscato dal tempo, possa ritornare vivido tramite delle semplici foto. La nostalgia verso ciò che si è stati e verso la propria famiglia non ci abbandona mai: è una maledizione a cui siamo condannati tutti".