Locarno 2024: New Dawn Fades di Gürcan Keltek conquista il Boccalino d'Oro

Il premio Boccalino per la migliore regia va all'ungherese Lesson Learned, Luce conquista il premio per il miglior contributo al linguaggio cinematografico.

Un'immagine di New Dawn Fades

In attesa delle decisioni della giuria internazionale di Locarno 2024 presieduta da Jessica Hausner, sono stati annunciati i vincitori del Premio Boccalino d'Oro Locarno 2024, ventiquattresima edizione del Premio della Critica Indipendente.

Miglior film è stato eletto New Dawn Fades di Gürcan Keltek, co-produzione tra Turchia, Italia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi. Di seguito la motivazione:

Gürcan Keltek compone un'opera indimenticabile sul nostro tempo, un j'accuse contro i poteri che minano la libertà di pensiero e di espressione ormai globalizzati. Un film su un giovane artista costretto a dimenticare la sua possibilità di avere un futuro. Un film sulla bellezza e il tradimento delle religioni. Un film che regala il pensiero di un domani possibile per chi crede ancora nell'umanità.

Miglior Regia - Bálint Szimler per Lesson Learned (Ungheria)

Il primo lungometraggio, per un regista, che s'inserisce a meraviglia nel nuovo cinema indipendente ungherese. Trattando l'ambiente della scuola, il regista Bálint Szimler parla in realtà di un intero paese consapevole di lottare contro qualcosa di immobile, gigantesco, pesante, un sistema burocratico monolitico che non lascia vie di comunicazione. Con decisa freschezza e con fiera volontà il regista mostra la bellezza e il peso di essere indipendenti.

Miglior sceneggiatura - Denise Fernandes e Telmo Churro per Hanami (Svuzzera, Capoverde)

Per aver saputo costruire un racconto di formazione che tiene insieme realismo e fantastico, aprendo non scontate prospettive sui vissuti della migrazione e dell'appartenenza a una terra, facendo emergere le emozioni sia di chi è costretto a partire sia di chi, come la protagonista Nana, decide di restare.

Miglior performance - Thinley Lhamo per Shambhala

Una grande attrice si riconosce quando da sola illumina un film. Thinley Lhamo riesce in questa impresa interpretando, con epica poesia. una donna che conquista la sua indipendenza in un mondo tribale dove sempre il maschio si sente padrone.

Boccalino d'Oro Per il miglior contributo al linguaggio cinematografico - LUCE di Silvia Luzi e Luca Bellino (Italia)

Luce è un mistero senza fine, dove i ritmi umili della vita riempiono le cornici. Luce si legge come un sogno lucido, o un sogno ricordato: un rompicapo su come ci vediamo o ci inventiamo. "Luce" lascia in un costante stato di incertezza, fomentando un peculiare stato di sospensione. Confonde e stuzzica piuttosto che far penzolare conclusioni fisse. Per questo premiamo la ricerca linguistica degli autori.

Boccalino d'Oro Per l'eccezionale contributo all'Arte Cinematografica Davide Campari- Milano

Per il suo sostegno d'immagine e contenuti alla realizzazione del 77° Festival Internazionale del Film Locarno, e per quanto fatto e si farà al Festival di Cannes e alla Mostra del Cinema di Venezia. Un impegno che regala linfa al cinema svizzero e mondiale.

Boccalino d'Oro HISTORY a Marco Müller

24 anni fa nasceva il Premio Boccalino, c'eri tu Marco, allora Direttore del Festival, c'era Aldo Belloli gestore della Locanda Locarnese, dove ci incontravamo e c'ero io che imparavo a conoscere il Boccalino. Caro Marco, questo premio ha saputo imporsi a livello internazionale, perché aveva una buona radice: tu. E per questo noi ti diciamo grazie per la bellezza e la felicità di celebrare il cinema che ci hai regalato.