L'età dell'innocenza diventa una miniserie prodotta per Netflix

Il romanzo L'età dell'innocenza scritto da Edith Wharton sarà alla base di una nuova miniserie che verrà prodotta per Netflix.

Una foto del film L'età dell'innocenza

Il romanzo di Edith Wharton L'età dell'innocenza sarà alla base di una nuova miniserie prodotta per Netflix.
La piattaforma di streaming ha confermato il via libera alla produzione, svelando che le riprese si svolgeranno in Europa durante i mesi autunnali.

Chi si occuperà del progetto

Emma Frost (The White Queen, The White Princess) sarà autrice della sceneggiatura, produttrice e showrunner del nuovo progetto.
Al centro della trama della miniserie ispirata a L'età dell'innocenza, secondo la descrizione ufficiale, ci sarà un triangolo sentimentale e temi universali come libertà, dovere, identità e l'amore in tutte le sue forme.

L'età dell'innocenza: Michelle Pfeiffer e Daniel Day-Lewis in una scena del film
Una foto del film L'età dell'innocenza

Per ora non è stato svelato alcun nome dei possibili protagonisti e bisognerà attendere per scoprire chi sarà scelto come star del progetto.

Nel team della produzione ci saranno inoltre Peter Chernin, Jenno Topping e Tracey Cook.

Il film di Scorsese

Il romanzo di Wharton, negli anni '90, era diventato già un film diretto da Martin Scorsese con protagonisti Daniel Day-Lewis, Michelle Pfeiffer, Winona Ryder, e Miriam Margolyes.

Al centro della trama c'era Newland Archer (Daniel Day-Lewis), un integerrimo avvocato del bel mondo, fidanzato con l'adorabile, ma ordinaria, May Welland (Winona Ryder). Rassegnato ad una vita quieta e assolutamente convenzionale, come l'ipocrita società vittoriana richiede, Newland si abbandona ai propri sentimenti e ad un sogno di passione quando nella sua vita entra la contessa Olenska (Michelle Pfeiffer).

L'età dell'innocenza: la passione secondo Martin Scorsese L'età dell'innocenza: la passione secondo Martin Scorsese

Il film ha conquistato l'Oscar nel 1994 nella categoria dedicata ai migliori costumi (dell'italiana Gabriella Pescucci), e ha vinto anche ai BAFTA, ai Golden Globe e ai Nastri d'Argento (per la miglior scenografia a Dante Ferretti e i migliori costumi a Gabriella Pescucci).