Stasera, giovedì 10 ottobre in prima serata su Italia 1, andrà in onda il primo appuntamento della nuova edizione di Le Iene presentano: Inside con una puntata intitolata 'Gli esorcismi di Don Barone'. L'inchiesta di questa sera, curata da Gaetano Pecoraro e Alessia Rafanelli, porta alla luce la controversa vicenda di Don Michele Barone, un ex prete e sedicente esorcista condannato in primo grado a 12 anni di reclusione. L'accusa? Lesioni e maltrattamenti su una tredicenne, una storia agghiacciante iniziata dieci anni fa e che continua a far discutere.
La vicenda
Don Michele Barone, ispirandosi alle pratiche del noto esorcista Don Leone Maria Iorio, noto anche come "l'esorcista del Mezzogiorno", si costruisce una reputazione come uno dei maggiori esperti italiani di apparizioni mariane e di riti per la liberazione dal male. In breve tempo, diventa un punto di riferimento per numerose famiglie disperate, convinte che i loro cari fossero vittime di possessioni demoniache. Tra queste famiglie, una coppia campana che si rivolge a lui per liberare la loro figlia tredicenne dal "male", secondo quanto sostenuto da Don Michele.
Le pratiche esorcistiche del prete, tuttavia, si rivelano tutt'altro che ortodosse. La ragazzina viene sottoposta a veri e propri maltrattamenti fisici e vessazioni psicologiche nel corso dei rituali, ritenuti da Don Michele necessari per scacciare il demonio. Ma non si trattava di esorcismi, bensì di veri e propri atti di violenza, che culminano nel 2018 con l'arresto dell'ex prete. La sorella della vittima, preoccupata per lo stato di salute della ragazza, decide di filmare in segreto i rituali e invia le prove alla redazione del programma Le Iene, che trasmette una serie di servizi sull'argomento, portando alla luce l'orrore.
La condanna e il percorso giudiziario
L'inchiesta televisiva e le testimonianze raccolte da Le Iene spingono le autorità ad agire, e Don Michele viene arrestato nel 2018. La Chiesa, nel frattempo, prende le distanze dall'ex prete, sospendendolo dalla celebrazione del culto e dall'amministrazione dei sacramenti. Il processo si conclude con una sentenza di condanna a 12 anni di reclusione per lesioni e maltrattamenti, poiché i magistrati ritengono che Don Michele abbia torturato la tredicenne.
Tuttavia, la vicenda giudiziaria è complessa. Dopo due anni di detenzione, Don Michele viene rilasciato, poiché secondo i giudici non vi è più il rischio che commetta nuovamente lo stesso tipo di reati. Durante il processo, inoltre, non viene riconosciuto il reato di abuso sessuale, nonostante diverse ex fedeli abbiano denunciato episodi simili nel corso degli anni.
Le testimonianze e l'impatto mediatico
Le deposizioni delle vittime e delle persone coinvolte sono state trasmesse più volte in televisione, gettando una luce sinistra sulle pratiche di Don Michele. Il caso ha sollevato anche un acceso dibattito sull'uso e l'abuso di pratiche esorcistiche in Italia, e sul confine tra fede, superstizione e crimine. L'ex prelato, da parte sua, accusa Le Iene di averlo perseguito perchè pagati dalle alte sfere della chiesa che volevano distruggerlo dopo il grande successo che aveva raggiunto tra i fedeli.
Grazie al lavoro investigativo dei giornalisti e all'esposizione mediatica del caso, Don Michele Barone è stato smascherato e la sua parabola da esorcista "salvatore" si è conclusa con una pesante condanna. Tuttavia, nonostante la sentenza, la storia non sembra ancora essere conclusa. Le cicatrici psicologiche e fisiche lasciate su chi ha subito i suoi rituali resteranno per sempre. La vicenda di Don Barone è un monito sui pericoli dell'abuso di potere e della manipolazione religiosa.