Laura Poitras critica Toronto e Venezia per aver contribuito a "ripulire l'immagine di Hillary Clinton"

La regista del Leone d'Oro, Laura Poitras, critica i festival di Venezia e Toronto per contribuire a ripulire l'immagine di Hillary Clinton ospitando l'ex Segretario di Stato USA sul red carpet.

Fresca di vittoria alla Mostra del Cinema di Venezia 2022, la regista Laura Poitras si è scagliata contro i festival di Venezia e Toronto per aver contribuito a "ripulire l'immagine di Hillary Clinton" programmando documentari collegati all'ex Segretario di Stato.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Laura Poitras, che ha conquistato il Leone d'Oro con il documentario All the Beauty and the Bloodshed, dedicato all'artista Nan Goldin e alla sua crociata contro il produttore dell'OxyContin, Purdue Pharma, e i suoi proprietari, la famiglia Sackler, ha lanciato i suoi strali durante la conferenza di presentazione del film al Toronto Film Festival.

Oltre a Laura Poitras, anche Hillary Clinton è stata ospite di Venezia 2022 per accompagnare la docuserie Apple TV+ Gutsy. Clinton e la figlia Chelsea si sono poi recate al Toronto Film Festival, dove hanno presentato In Her Hands, un documentario prodotto dalla famiglia Clinton incentrato su uno dei pochi sindaci donna dell'Afghanistan.

"È allarmante vedere alcune delle persone più potenti del mondo, come Hillary Clinton, camminare su un tappeto rosso a Venezia e al TIFF, senza dire nulla", ha dichiarato Poitras. "E, direi, anche impegnarsi in una sorta di ripulitura. Hillary Clinton è stata attivamente coinvolta nelle guerre e nelle occupazioni in Iraq e in Afghanistan. Ha sostenuto l'escalation delle truppe".

All the Beauty and the Bloodshed, la recensione: l'arte della giustizia

La regista ha proseguito: "Trovo davvero preoccupante che tutto questo sia stato dimenticato e che stiamo fornendo una piattaforma. Il documentario è giornalismo. Sosteniamo i fatti e riteniamo le persone responsabili. E non capisco perché non ci si interroghi più su cosa significhi... Penso che dobbiamo davvero guardare cosa significa per lo stato del documentario".

Poitras ha specificato di aver pensato a lungo prima di esprimere le sue critiche, dicendo che non desidera distrarre dal lavoro dei colleghi documentaristi che presentano i loto film in anteprima al TIFF. Ma, riferendosi alla Clinton, ha aggiunto: "Penso che alle persone che occupano quel livello di potere dovrebbero essere poste domande difficili".