Laura Pausini: "Pensavo di essere finita ma Sophia Loren è stata il mio vaccino"

Laura Pausini sarà l'ospite d'onore stasera a Sanremo 2021, dove canterà Io sì, il brano composto per il film con Sophia Loren, La vita davanti a sé.

Sanremo 2021 e prima il Golden Globe, eppure Laura Pausini ha creduto davvero di non farcela nell'annus horribilis appena trascorso. Poi è arrivata Sophia Loren, suo figlio, Edoardo Ponti, e il film La vita davanti a sé.

La cantante romagnola l'ha raccontato senza ipocrisie in un'intervista concessa a La Repubblica: "Da marzo ad agosto non riuscivo neppure ad ascoltare la radio, mi sentivo in colpa, inutile [...] Pensavo di essere arrivata alla fine della storia. Non riuscivo più a scrivere e nemmeno a leggere. Volevo quasi smettere".
Poi il cinema è giunto in suo soccorso, nelle persone di Edoardo Ponti, regista de La vita davanti a sé, e soprattutto della diva Sophia Loren: "Ho trovato il mio vaccino morbido, cioè la telefonata di Edoardo Ponti e Sophia Loren per scrivere Io sì. Questa canzone mi ha salvato, mi ha ridato la voglia di cercare parole e ascoltarle. Mi ha restituito la voce. Il premio è stato questo, più del premio vero che pure è enorme, inimmaginabile".

Pensare che, per sua stessa ammissione, Laura Pausini aveva sempre detto di no al cinema: "Spesso la canzone non c'entra niente col film. Forse me lo sentivo che un bel giorno sarebbe arrivata una cosa del genere, una storia piena di significato, un messaggio forte di inclusione".
E con grande sorpresa, l'intesa con Sophia Loren, nonostante la distanza fisica (le due non si sono mai incontrate) è stata perfetta: "Mi ha detto 'Tu non devi cantare una canzone, devi essere la mia voce nell'ultima frase del film'. Ha creduto in me, mi ha voluta e mi ha scelta, lei così attenta a ogni dettaglio, così puntigliosa. Un'intesa perfetta, e pensare che in quest'anno non ci siamo mai incontrate di persona [...] E poi, accidenti, io sarò anche Laura Pausini ma lei è la Loren!".