Lars von Trier non parlerà più in pubblico

La polizia francese ha interrogato il regista in merito alla vicenda delle dichiarazioni filonaziste a Cannes e questo ha spinto von Trier ha proclamare il silenzio stampa.

L'eco delle polemiche seguite alle provocatorie dichiarazioni rilasciate da Lars von Trier nel corso della conferenza stampa di presentazione di Melancholia al Cannes Film Festival non si è ancora spento. La questione si è spostata ora sul piano legale visto che ieri mattina la polizia francese ha fatto visita al regista in North Zealand, la regione della Danimarca dove von Trier risiede, per interrogarlo sulle affermazioni secondo le quali avrebbe affermato di essere nazista. Quella che era una provocazione a tutti gli effetti si sta ritorcendo contro il regista di Dogville, visto che in Francia la legge proibisce di giustificare i crimini di guerra e di pronunciare discorsi che fomentano l'odio razziale.

Dopo l'incontro con la polizia, Lars von Trier ha diffuso un comunicato stampa in cui afferma che non rilascerà più intervista e non terrà più incontri pubblici. Si legge, infatti, che "a causa delle serie accuse che mi sono state rivolte ho capito di non possedere l'abilità di farmi comprendere in modo univoco e perciò ho deciso che da oggi non parlerò più in pubblico". Le dichiarazione rilasciate a Cannes erano già costate al regista l'interdizione dal festival, il tutto nonostante le scuse rilasciate pochi giorni dopo l'increscioso episodio.