Una clip esclusiva de La sindrome degli amori passati, commedia franco-belga che arriverà nelle sale con Wanted a partire dal 5 settembre, fornisce un saggio dello stile sincopato adottato dal duo di registi di Bruxelles, Ann Sirot e Raphaël Balboni. Lanciato in anteprima alla Semaine de la Critique di Cannes 2023, il film racconta con originalità di un tema delicato, l'impossibilità di avere figli, che spinge una coppia a una soluzione estrema.
Protagonisti della storia sono Sandra (Lucie Debay) e Rémy (Lazare Gousseau), che da tempo tentano invano di concepire un figlio. Il luminare a cui si rivolgono diagnostica alla coppia la "sindrome degli amori passati", una bizzarra malattia che può essere guarita solo andando a letto ancora una volta con ogni amante che si ha avuto in passato. La coppia, inizialmente non troppo convinta della soluzione proposta, alla fine prova a mettere in atto il suggerimento del medico, con esiti davvero imprevedibili.
La poligamia come cura?
Vivace e provocatorio, La sindrome degli amori passati sfida moralità e convenzioni proponendo una "soluzione scientifica" a una malattia che mina dall'interno la relazione di una coppia. Soluzione che farà molto discutere, come ammettono Ann Sirot e Raphaël Balboni nella nostra intervista.
"Con questo nuovo progetto abbiamo cercato di _esplorare la sessualità al di fuori della coppia" hanno commentato i registi. "Che si tratti di fantasie o di espressioni aperte, tutte le coppie si confrontano con aspirazioni esterne e la gestione del desiderio e dell'attrazione è un tema molto vasto in ogni relazione amorosa. Abbiamo quindi messo Rémy e Sandra in una situazione in cui devono programmare un'intera serie di infedeltà che li riporta alla loro vita amorosa passata. Abbiamo così preso due pilastri dell'eteronormatività, l'esclusività e la riproduzione, e li abbiamo messi l'uno contro l'altro. Se Rémy e Sandra vogliono un figlio insieme, dovranno prima andare a vedere altrove".