Emma Stone ha rivelato gli effetti collaterali che ha subito dopo aver indossato gli elaborati costumi creati per il film La Favorita, il progetto diretto da Yorgos Lanthimos che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
L'attrice ha infatti spiegato che gli indumenti che ha indossato, come quelli di Olivia Colman e Rachel Weisz, erano troppo stretti e le hanno reso la vita molto difficile durante il lavoro sul set: "Le donne hanno vissuto vestendosi in quel modo per così tanto tempo, elemento che ti fa provare molta empatia nei confronti di quello che dovevano affrontare in quel periodo. Per il primo mese non riuscivo semplicemente a respirare".
Per sopportare le difficoltà Emma aveva però una soluzione: "Annusavo del mentolo e questo mi faceva pensare di trovarmi in uno spazio aperto, riuscendo così per un momento a respirare".
La situazione, a distanza di tempo, era però piuttosto problematica: "Tutti i miei organi, dopo un mese, si erano spostati. Era orribile e se non siete obbligati a farlo, non indossate corsetti troppo stretti!".
L'atmosfera sul set era comunque rilassata: "Mi sono divertita così tanto. Trovare una parte che fosse davvero divertente, piena di dettagli e complessa è stato fantastico, in particolare essendo una donna, ma in questo caso eravamo in tre! Leggere lo script è stato folle pensando a queste donne che erano personaggi ben strutturati e fantastici, è stato davvero incredibile".
Nel film - qui potete leggere la nostra recensione de La Favorita - Yorgos Lanthimos, già autore dei controversi The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro racconta la sfida, anche di seduzione omosessuale tra due dame dell'Inghilterra dei primi del XVIII secolo, Abigail Masham (Stone) e Sarah Churchill (Rachel Weisz), per diventare unica favorita della regina Anna Stuart (1665-1714), donna depressa, instabile, e anche un po' bambina, incapace di gestire un potere tanto grande quando gravoso. Sullo sfondo si muovono gelosie violente e manovre politiche che vedono la Gran Bretagna in guerra con la Francia in uno scacchiere dove i colpi bassi sono all'ordine del giorno.