Nel corso di un recente comunicato, gli esorcisti del Vaticano hanno criticato L'Esorcista del Papa, il nuovo film con Russell Crowe in uscita questa settimana nelle sale, a causa dell'eccessiva e immotivata quantità di splatter presente.
In una dichiarazione rilasciata il mese scorso, l'Associazione Internazionale degli Esorcisti (IAE) ha definito il titolo del film "pretenzioso" e ha affermato che la sua trama cospiratoria, simile a Il Codice Da Vinci, pone al pubblico "un dubbio inaccettabile" su chi sia "il vero nemico, il diavolo o il potere ecclesiastico".
Padre Amorth, morto nel 2016 e interpretato da Russell Crowe nel film, ha contribuito a fondare l'AIE - un gruppo di pressione all'interno del Vaticano - nel 1994. Sebbene inizialmente sia stata snobbata da Papa Giovanni Paolo II, dal 2014 l'AIE gode del timbro ufficiale di approvazione per le sue attività. Nel film il Papa è interpretato da Franco Nero.
"Il risultato finale è quello di instillare la convinzione che l'esorcismo sia un fenomeno anormale, mostruoso e spaventoso, il cui unico protagonista è il diavolo, le cui reazioni violente possono essere affrontate con grande difficoltà", ha detto il gruppo. "Questo è l'esatto contrario di ciò che avviene nel contesto dell'esorcismo celebrato nella Chiesa cattolica in obbedienza alle direttive da essa impartite".
L'Esorcista del Papa: Russell Crowe è Padre Amorth nel trailer del film Sony
"Penso che siano pienamente consapevoli di aver tratto immensi benefici da film come L'esorcista e dall'interesse generale per l'esorcismo che i film horror hanno creato nel pubblico", ha dichiarato poi Joseph Laycock, professore assistente di studi religiosi presso la Texas State University e autore di The Penguin Book of Exorcisms. "Allo stesso tempo dicono: quello che facciamo è molto serio, e questo è solo un film. Lo vedo un po' come un morso alla mano che li nutre".
L'Esorcista del Papa uscirà il 13 aprile nelle sale.