Kristen Stewart e Steven Yeun sono una boa e un satellite nel primo teaser di Love Me

Il film sci-fi Love Me proporrà un'originale storia d'amore interpretata da Kristen Stewart e Steven Yeun, ecco il teaser.

Un'immagine di Love Me

Il 31 gennaio arriverà nei cinema americani il film Love Me, con star Kristen Stewart e Steven Yeun, e online è stato condiviso un breve teaser del progetto.
La storia, davvero originale, è stata presentata in anteprima al Sundance Film Festival 2024, ed è ambientata dopo l'estinzione del genere umano.

Cosa racconterà Love Me

Sam e Andy Zuchero hanno scritto e diretto Love Me. Il film sci-fi racconta quello che accade quando una boa chiamata Me, interpretata da Kristen Stewart, e un satellite chiamato Iam, parte affidata a Steven Yeun, si incontrano online e si innamorano.

Il video condiviso online è narrato proprio dal satellite e propone un montaggio di brevi filmati trovati in internet, tra cui anche un momento in cui appaiono Yeun e Stewart mentre cantano la canzone tematica della serie Friends.
Le macchine esistenti sulla Terra hanno come riferimenti solo degli hard drive ricchi di dati ottenuti dai motori di ricerca e dai social media, come mostrato nel teaser.

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Me ha come istruzioni da seguire quelle di trovare una connessione, facendo così la conoscenza con il satellite che è stato programmato per entrare in contatto con ogni forma di vita esistente sul pianeta, in passato abitato dagli umani.

Il film è prodotto da ShivHans Pictures, 2AM e AgX. Kevin Rowe, Luca Borghese, Ben Howe, Shivani Rawat e Julie Goldstein, con Daniel Bekerman, Christine D'Souza Gelb e Connor Flanagan come produttori esecutivi.

Le dichiarazioni dei registi

I registi hanno descritto Love Me come un film in cui "Kubrick incontra YouTube. O una versione live-action di WALL-E". Sul grande schermo si mostrerà il mondo attraverso la prospettiva dell'intelligenza artificiale, provando a offrire un ritratto di chi siamo in questo momento storico. Andy Zuchero ha sottolineato: " Stiamo guardando Internet e l'umanità con occhi innocenti. Ma per quanto riguarda il modo in cui volevamo rappresentare l'IA, siamo ovviamente d'accordo sul fatto che ci debbano essere delle barriere. Tuttavia, nutriamo una grande speranza per questo prossimo capitolo della tecnologia. Lo scenario minimo migliore per l'IA è che sia solo un nuovo strumento che aiuta a plasmare l'umanità per il futuro".