Kobe Bryant, Jack Nicholson ricorda: "Gli chiesi l'autografo, mi prese per matto"

La morte di Kobe Bryant ha lasciato senza parole Jack Nicholson, suo grande fan, che ha ricordato l'aneddoto dell'autografo che lui, già famoso, chiese al campione, incredulo.

La notizia della morte di Kobe Bryant ha lasciato Jack Nicholson letteralmente senza parole e nella più profonda tristezza. proprio lui che, assente dai set da diversi anni, non fa mai mancare, però, il proprio sostegno alla squadra del cuore, i Los Angeles Lakers.

Non sorprende, quindi, che l'attore abbia voluto far sentire la propria voce in un momento tragico, non solo come tifoso ma anche come personale ammiratore di Kobe Bryant, che nei suoi Lakers ha militato per 20 anni: "La mia reazione?" ha dichiarato Jack Nicholson ai microfoni di CBSLA "La stessa di tutta Los Angeles. Pensiamo che sia tutto completamente solido ma c'è sempre un buco nel muro. Notizie simili ti uccidono. La morte di Kobe è un evento terribile".

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Jack Nicholson ha poi voluto ricordare Kobe Bryant a modo suo, con un aneddoto ormai famoso tra i suoi fan: "Ero a New York, al Madison Square Garden, gli ho dato un pallone da basket e gli ho chiesto di autografarmelo. Mi guardò come se fossi un matto. Me lo ricordo ancora volare così in alto sul campo, avrei potuto dire dal primo istante che quella palla sarebbe entrata. Posso ricordare che grande giocatore è stato, in ogni senso. Penseremo a lui per sempre, e ci mancherà".

Kobe Bryant ha perso la vira ieri, a soli 41 anni, e con lui la figlia Gianna Maria, appena tredicenne, dopo che l'elicottero su cui stavano viaggiando insieme ad altre tre persone è precipitato sulle colline di Calabasas, una zona a nord-ovest di Los Angeles, probabilmente a causa della fitta nebbia. Mentre la polizia di Los Angeles sta ancora indagando sull'accaduto, in città come sui social sta continuando il flusso di persone che, da quando la notizia è stata diffusa, continua a rendere omaggio al campione scomparso prematuramente.