Kevin Spacey: anche Scotland Yard lo ha interrogato sulle molestie sessuali

Come riporta Variety, anche Scotland Yard ha interrogato Kevin Spacey rispetto alle accuse di molestie sessuali mosse da 6 cittadini britannici.

Un interrogatorio di Kevin Spacey da parte di Scotland Yard non avrebbe avuto a che fare con le molestie sessuali, in altri tempi, ma sarebbe stato il preludio di un nuovo e già attesissimo thriller. Invece è qualcosa che è successo nella realtà ed è legato, naturalmente, alle molteplici accuse a carico dell'attore.

Come ha riportato Variety, il divo premio Oscar è stato interrogato a maggio dagli agenti di Scotland Yard negli Stati Uniti rispetto ad alcune accuse di violenza sessuale mosse da cittadini britannici. Spacey, però, si è sottoposto volontariamente all'interrogatorio, al termine del quale non è stato trattenuto, anche se l'inchiesta della polizia inglese continuerà.
Al momento le accuse di molestie arrivate dal Regno Unito che l'attore si trova a fronteggiare sono 6, risalenti a fatti accaduti tra il 1996 e il 2013.

Il rappresentante legale di Kevin Spacey non ha risposto alle richieste di commento ma è necessario ricordare che, rispetto ai fatti accaduti su suolo inglese, l'attore non ha subito nessun processo formale. La prima accusa arrivata da Londra risale al 2017, se ne sono aggiunte poi altre fino alla primavera del 2018. Cinque casi di molestie sarebbero avvenuti a Londra, solo uno a Gloucester, una città nella parte ovest dell'Inghilterra. Risalirebbero per la maggior parte al periodo in cui Kevin Spacey, come direttore artistico del teatro Old Vic dal 2003 al 2015, ha in effetti vissuto a Londra.

Kevin Spacey e Harvey Weinstein
Kevin Spacey e Harvey Weinstein

Sul fronte americano, invece, la vicenda dell'attore ha subito una decisa svolta appena 2 giorni fa, quando il principale accusatore di Kevin Spacey ha improvvisamente ritirato la querela. Il processo, che si era appena aperto, vedeva Kevin Spacey rischiare fino a 2 anni di carcere, sebbene il suo avvocato avesse già attaccato il giovane accusandolo di aver fornito prove poco credibili e di aver cancellato diversi messaggi e foto che avrebbero in realtà potuto scagionare Spacey. Il nodo del contendere, però, era stato il cellulare della presunta vittima, richiesto in tribunale tra le prove da poter utilizzare per usufruire della copia completa di tutti i dati, ma mai consegnato. Non è chiaro se sia stata l'impossibilità di fornire una prova schiacciante a far desistere il giovane, ma il ritiro delle accuse ha fatto definitivamente cadere il procedimento civile contro Kevin Spacey. Resta invece in piedi il processo penale per cui il divo rischia fino a 5 anni di carcere.