Kevin Spacey, nonostante sia stato assolto dalle accuse di molestie e violenze sessuali, potrebbe incontrare qualche ostacolo nell'iniziare un nuovo capitolo della sua carriera a Hollywood.
Il Los Angeles Magazine ha infatti parlato con alcuni executive attivi negli Stati Uniti dopo la sentenza annunciata nel Regno Unito.
Una carriera negli Stati Uniti rovinata?
Il responsabile di uno studio ha parlato di Kevin Spacey e della possibilità di considerarlo per i casting dei propri film esclamando un chiaro: "Assolutamente no".
Un talent manager che da molti anni lavora nel settore ha aggiunto: "Penso continuerà a lavorare all'estero, fuori dallo studio system, ma non riesco a immaginare che sarà coinvolto in un film Marvel a breve".
Le accuse rivolte all'attore
Spacey, durante le udienze, era stato accusato di aver toccato in modo inappropriato e aver compiuto atti sessuali in modo non consensuale negli anni in cui aveva lavorato al teatro Old Vic di Londra e durante i quali era impegnato nel Regno Unito. L'attore aveva replicato alle accuse sostenendo che con una delle presunte vittime c'era stata una relazione consensuale e non abbia mai violato lo spazio personale dell'uomo, mentre nel caso di un'"aggressione" che sarebbe avvenuta in una casa in affitto nel Gloucerstershire ha dichiarato che era ubriaco a di aver chiesto successivamente scusa.
Le accuse di un quarto uomo, che sosteneva di essere stato vittima di molestie sessuali, sono poi state smentite da alcune prove telefoniche che dimostrerebbero si sia trattato di un rapporto consensuale.
Kevin Spacey, recentemente, ha recitato nel film The Man Who Drew God di Franco Nero accanto a Faye Dunaway, e in Peter Five Eight, in cui ha recitato anche Rebecca DeMornay.