Keira Knightley: "I paparazzi mi gridavano put***a per suscitare mie reazioni violente"

L'attrice, in questi giorni in cima alla classifica Netflix con La donna della cabina numero 10, ha parlato del comportamento spesso inappropriato dei fotografi che la provocavano di proposito

Keira Knightley sul red carpet nel 2025

Keira Knightley ha recentemente dichiarato al Times di Londra di essere impazzita durante il periodo di massimo successo ottenuto con la saga di Pirati dei Caraibi, quando i paparazzi hanno invaso la sua vita e hanno iniziato a seguirla ovunque.

"Mi chiamavano soprattutto 'puttana'", ha svelato l'attrice. "A volte anche 'troia'. Soprattutto se ero con qualcuno, che fosse il mio ragazzo, mio fratello o mio padre. Cercavano di provocare una reazione, spingendo le persone a prenderli a pugni, in modo da poterli denunciare. Ed è stato allora che hanno iniziato a verificarsi gli incidenti: costringevano le persone a uscire di strada, per poi guadagnare ancora più soldi con le foto di un'attrice coinvolta in un incidente o cose del genere. E poi Britney si è rasata la testa, come per dire: 'Fantastico, possiamo spingerti a fare qualcosa di fottutamente folle'".

Knightley ha raccontato di essere entrata in modalità sopravvivenza e di aver "iniziato a indossare gli stessi vestiti ogni giorno" per non attirare l'attenzione dei tabloid. Il suo guardaroba comprendeva "tre paia degli stessi jeans, magliette a righe e stivali. Ho dato via tutti gli altri vestiti".

Keira Knightley, protagonista di London Boulevard
Keira Knightley, protagonista di London Boulevard

La reazione della star: "Una volta sono rimasta immobile per cinque ore"

"E poi, se mi seguivano, smettevo di camminare", ha aggiunto Knightley. "Rimanevo letteralmente lì ferma. Immobile. Un giorno sono rimasta lì per cinque ore. 'Se rimani ancora lì, non me ne vado. Non mi muovo'... e poi non era una foto interessante per loro se ero sempre io con gli stessi vestiti, ferma immobile. Si può scrivere solo un numero limitato di volte 'Ooh, indossa sempre gli stessi vestiti' con una foto di me ferma immobile. Diventa noioso".

Keira Knightley: perché Black Doves ha realizzato un suo sogno di quando era ragazzina Keira Knightley: perché Black Doves ha realizzato un suo sogno di quando era ragazzina

L'attenzione indesiderata è diventata così estrema che Knightley ha deciso di smettere di recitare e "la mia famiglia mi ha sostenuta. Mi hanno detto: 'Escine fuori, cazzo'". Prima è andata a Londra e poi ha iniziato a prendere vari treni in tutta Europa. Knightley non è mai stata notata.

"Sono stata bravissima", ha detto. "Musei, treni... nessuno si aspetta di vederti lì. Ero molto trasandata, cosa che loro non si sarebbero aspettati. Basta non guardare fisso negli occhi, camminare un po' curva. Mi sono proprio mimetizzata".

La Donna Della Cabina Numero 10 Keira Knightley Scena
La donna della cabina numero 10: Keira Knightley in una scena

La fama dopo Pirati dei Caraibi e il successo su Netflix

Knightley aveva 18 anni quando la saga Disney è stata lanciata e l'ha trasformata in una star internazionale. L'anno scorso ha dichiarato al Times che la fama ha avuto un "prezzo molto alto" e che si è ritrovata "perseguitata dagli uomini". A peggiorare le cose, le è stato detto che meritava quel trattamento perché era un'attrice famosa. All'epoca aveva aggiunto: "È stato un periodo brutale per una giovane donna sotto i riflettori".

Recentemente, l'attrice è tornata al successo grazie alla collaborazione con Netflix che l'ha vista prima protagonista della serie Black Doves, già rinnovata per una seconda stagione, e in questi giorni con il film La donna della cabina numero 10, attualmente in cima alla Top 10 dei film più visti sulla piattaforma.